domenica 21 Settembre 2025

Charlie, i fatti separati dalle discussioni

La polemica-politica-italiana-di-24-ore di mercoledì è stata intorno a un saluto del ministro Salvini all’ambasciatore russo a Roma. Polemica insignificante come molte, perché le simpatie di Salvini per la dittatura russa sono note e spesso rivendicate, e perché come ogni polemica-politica-italiana-di-24-ore è durata anche questa il tempo di una giornata senza lasciare nessuno strascico o avere nessuna conseguenza; seguita dalla successiva, eccetera. Ma in ogni caso è interessante notare come in tutte quelle 24 ore nessun articolo dedicato all’accaduto abbia saputo spiegare di cosa si stesse discutendo, permettendo da una parte a Salvini di dire che un saluto nei confronti di un ambasciatore è un normalissimo atto di cortesia umana e diplomatica, e dall’altra ai suoi critici di dire che abbracciare il rappresentante di una dittatura che ha aggredito militarmente una democrazia europea è una scelta vergognosa. E lasciando l’impressione ai lettori che potessero avere entrambi delle ragioni, grazie al fatto che nessuno intanto aveva saputo spiegare quale fosse stata la misura del saluto (una stretta di mano? una stretta di mano calorosa? una stretta di mano con conforto di altra mano sul braccio? un abbraccio vero e proprio, con corpi che affondano l’uno nell’altro? baci, persino?). L’articolo originario di Repubblica l’aveva messa così: ” «Baci e abbracci tra i due», riportano alcuni presenti, contattati da Repubblica”. Fonti piuttosto generiche e descrizione dei fatti piuttosto generica (che Repubblica ha ritenuto di non indagare e capire meglio), soprattutto a fronte del fatto che né Salvini né nessun altro ha poi parlato di baci né di abbracci, ma solo di un saluto. Ma nessun giornale dei molti che hanno riportato poi la questione e le reazioni – prima che scadessero le 24 ore – ha verificato cosa fosse stato esattamente il fatto riportato, permettendo così che le rispettive narrazioni riguardassero cose differenti, e senza dare a chi leggeva il modo di giudicare sulla base dei fatti. Ed è un piccolo e irrilevante esempio di quello che avviene di 24 ore in 24 ore.

Fine di questo prologo.

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