domenica 6 Luglio 2025
La crisi al Tirreno, su cui Charlie ha dato frequenti aggiornamenti, diventa sempre più grave. La redazione del quotidiano di Livorno, che è la principale testata locale di tutta la costa toscana, è in conflitto con la proprietà fin da poco dopo la sua acquisizione: l’editore è la società SAE, che si è creata per rilevare negli ultimi anni una serie di testate locali già appartenenti al gruppo GEDI tra cui il Tirreno. Ma la redazione del Tirreno contesta un approccio che sembra costituito soltanto da riduzioni dei costi e nessuna visione articolata sulle prospettive del giornale, che perde copie in quantità superiori alla media. L’editore ha cambiato direttore cinque volte in quattro anni.
Il confronto ha avuto toni molto polemici, e sabato la redazione ha deciso uno sciopero contro la decisione di chiudere la redazione di Viareggio, per cui oggi il giornale non sarà nelle edicole.
La situazione è stata commentata con desolazione su Facebook da Roberto Bernabò, che fu direttore del Tirreno prima di passare a occuparsi dello sviluppo digitale al Sole 24 Ore e oggi al gruppo Class.
“Di sicuro, e lo dico con piena convinzione per le esperienze fatte nella mia vita post Tirreno , questo editore ha fatto proclami acquisizioni e scelte sostenute da una visione così povera del futuro dell’editoria come poche altre volte mi è capitato di vedere e studiare non in Italia ma nel mondo. Così sta spingendo al collasso un quotidiano che – lo sottolineo con orgoglio e al tempo stesso grande tristezza – ha fatto la storia del giornalismo locale italiano”.
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