domenica 2 Novembre 2025
Un articolo del Wall Street Journal ha raccontato le nuove strategie di ricavo del grande gruppo editoriale internazionale Condé Nast (che possiede testate come Vogue, New Yorker, Vanity Fair, GQ, Wired, e le loro declinazioni internazionali, anche in Italia). La lettura delle mutate condizioni apre l’articolo:
“Un tempo le riviste di Condé Nast dettavano l’agenda culturale: come vestirsi, cosa cucinare, cosa guardare. Ma l’intelligenza artificiale sta trasformando il modo in cui le persone cercano e consumano l’informazione, danneggiando il traffico online di alcuni editori, e le piattaforme social come TikTok hanno sequestrato l’attenzione del pubblico.
Le riviste non possono più permettersi di fondare il proprio business sulla pubblicità tradizionale sulla carta e sul web. Condé Nast si sta dedicando a eventi spettacolari, paywall e altre fonti di ricavo, cercando di costruire un modello nuovo. “Non ci aspettiamo che la pubblicità sia un motore di crescita per questo business”, ha detto in un’intervista il CEO Roger Lynch” .
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