domenica 14 Aprile 2024

Affari e finanze

fNon è passata neanche questa settimana senza una nuova agitazione dentro il quotidiano Repubblica, con ben due comunicati del Comitato di redazione pubblicati sul giornale e persino un voto di sfiducia nei confronti del direttore. E non si è trattato di un aggravamento delle tensioni precedenti, ma di un evento nuovo che ha irritato i giornalisti: il direttore Maurizio Molinari ha infatti deciso di non pubblicare un articolo previsto per l’inserto economico del giornale – quello che si chiama Affari e finanza – e di sostituirlo con un altro in parte ricalcato su quello ma con alcuni passaggi emendati, con un sommario cambiato, e firmato da un altro autore. Il problema è che i passaggi rifiutati, si intuisce senza finora smentite, sono stati rifiutati perché avrebbero potuto infastidire gli interessi dell’editore (il gruppo Exor e la società automobilistica Stellantis), alludendo favorevolmente a un intervento del governo italiano su delicate questioni che riguardano Stellantis. E il secondo problema è che tutto questo è avvenuto ad articolo già impaginato e stampato, con la scelta di mandare al macero decine di migliaia di copie e di ristamparle nella nuova versione.

La redazione ha trovato l’ingerenza, le sue supposte ragioni, e i suoi tempi, insopportabili, e ha indetto un immediato “sciopero delle firme” di 24 ore: durante le quali gli articoli sul sito e sul giornale sono apparsi non firmati (salvo alcuni di quelli dei collaboratori esterni alla redazione). Il Comitato di redazione ha poi messo ai voti una “mozione di sfiducia” nei confronti del direttore, che è stata approvata a maggioranza (164 contro 55, e 35 astenuti): nelle redazioni una mozione di sfiducia verso il direttore non ha nessun valore vincolante, ma crea simbolicamente e praticamente un ineludibile aggravamento delle relazioni tra direzione e redazione (e 90 non favorevoli non sono tra l’altro neanche un grande indicatore di sintonia interna alla redazione stessa).

La vicenda ha avuto un piccolo ma significativo strascico in una polemica dello stesso CdR col quotidiano Il Foglio, che aveva pubblicato mercoledì un editoriale sarcastico nei confronti della protesta a Repubblica. Malgrado i sarcasmi del Foglio contro Repubblica siano nati il giorno dopo la nascita del Foglio (persino con una rubrica dedicata, molti anni fa), in questo nuovo confuso periodo il CdR di Repubblica ha scelto di ribattere con un proprio comunicato risentito pubblicato giovedì sul quotidiano. In mezzo allo scambio sono finiti anche i solidi argomenti contro il finanziamento pubblico incassato dal Foglio a danno dei giornali concorrenti e del libero mercato, quelli assai più fragili contro l’anonimato dell’editoriale del Foglio (una pratica del tutto consueta nel formato degli editoriali in tutto il mondo), e un’ultima nota sul fatto che il Foglio sia riuscito a pubblicare una ulteriore risposta – tramite il suo fondatore – prima ancora che venisse pubblicato il comunicato dei giornalisti di Repubblica.

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