Un po’ di consigli per pulire casa, dal New York Times

Trucchi mentali per convincersi a lavare i piatti, come gestire il problema capelli in bagno, ogni quanto cambiare le lenzuola, etc

Il New York Times ha pubblicato per la sua rubrica “Smarter Living”, dedicata a vari tipi di consigli pratici, una guida che raccoglie dei suggerimenti e dei trucchi per pulire e tenere ordinata la casa. Ci sono consigli scontati ma poco applicati, tecniche mentali per convincersi a non rimandare le operazioni più noiose come lavare i piatti o fare il letto, e qualche trucco per faticare meno quando si puliscono i vari ambienti. Ci sono anche dei suggerimenti sulla regolarità con la quale fare le pulizie, che ovviamente dipendono molto da quanto vi piace vivere in un posto pulito e da quanto tempo avete per occuparvene.

Cucina

Il primo consiglio su come tenere pulita la cucina è in realtà abbastanza scontato: lavare i piatti di volta in volta, senza lasciarli accumulare nel lavandino. Il New York Times propone un trucco: per farsi venire la voglia si può provare a cronometrare quanto ci si mette a lavare le stoviglie di un solo giorno. Si scopre probabilmente – ma dipende da quanti siete – che ci vogliono pochi minuti, e saperlo la volta successiva può aiutare a trovare la motivazione per farlo e non rimandare al giorno successivo. Un consiglio pratico per le pentole incrostate: metteteci dentro del bicarbonato di sodio, e poi versateci dell’acqua bollente. Quando sarà diventata tiepida, passate una spugna sulle parti incrostate, che dovrebbero venire via facilmente. Se avete la lavastoviglie, il contributo del New York Times all’eterno dibattito su come sia meglio riempirla è: partire dal fondo.

Piatti a parte, una cucina è piena di altri posti che si sporcano facilmente, primo fra tutti il lavandino. Ed è una cosa da tenere pulita, visto che entra in contatto con tutti i tipi di alimenti, anche crudi. Andrebbe pulita di tanto in tanto anche la spugna: si può metterla nella lavastoviglie, oppure la si può bagnare (magari anche con un po’ di succo di limone o aceto) e mettere nel microonde per un paio di minuti, per farla tornare come nuova.

Per quanto riguarda le superfici, il consiglio più ovvio è pulirle subito dopo che si sono sporcate, per evitare che le macchie si solidifichino. Pulendo i fornelli è meglio seguire un movimento lineare con la spugna, invece che circolare, per evitare di rigarli, e lasciare che sia il prodotto detergente a fare il grosso del lavoro, invece che l’olio di gomito. Problema degli avanzi marci nel frigorifero: anche qui la soluzione è trovare una regolarità al processo di pulizia. Controllare che tutto sia ancora commestibile prima di chiudere il sacco dell’immondizia, e in caso contrario buttarlo.

Bagno

Come dice il New York Times, il bagno è il posto della casa dove una pulizia frequente e regolare – una volta a settimana, per esempio – consente di evitare che renderlo pulito sia un’operazione lunga e spiacevole. Il consiglio principale è usare prodotti appositi, e di lasciare che siano loro a fare il lavoro sporco. Conviene leggere bene le istruzioni, e seguirle: aspettare che facciano effetto prima di passarci sopra una spugna o un panno può facilitare molto le operazioni.

Problema capelli e peli: agite a cose asciutte. Cominciate passando l’aspirapolvere o la scopa, e un panno o una spugna intorno al water e al bidet. Soltanto dopo passate lo straccio bagnato. Se fate il contrario ne esce un pasticcio, come potete immaginare.

Un trucco proposto dal New York Times riguarda le superfici in plastica della doccia: comprate dei fogli da asciugatrice (sono dei panni sottili che si mettono nelle asciugatrici elettriche per profumare i panni) e bagnateli. Poi passateli con un movimento circolare sulle porte della doccia: si formerà una superficie biancastra che potrà essere rimossa con facilità con un panno bagnato.

Soggiorno e camera da letto

Il New York Times riassume il problema del disordine nel soggiorno così: «cose che non dovrebbero starci spesso ci finiscono». Un primo punto per tenere pulito il salotto è quindi riporre frequentemente al loro posto questi oggetti, insieme a prendersi qualche minuto ogni giorno per sistemare in pila le riviste, i libri, mettere a posto i cuscini del divano, rimettere a posto il tappeto: tutte operazioni che rendono subito più ordinato l’ambiente e richiedono pochissimo tempo. Per quanto riguarda la pulizia del divano, leggete attentamente l’etichetta, dove è spiegato quale tipo di lavaggio richiede.

La principale questione da risolvere nella camera da letto è, sorprendentemente, il letto. E la maggior parte del lavoro per tenere pulita e in ordine una camera da letto passa attraverso fare il letto ogni giorno. Il New York Times propone alcune ragioni per convincere chi è scettico sull’utilità dell’operazione: un letto fatto è la cosa principale che rende ordinata una camera da letto, che è un posto piacevole in cui stare a fine giornata; se si hanno animali, fa sì che non lascino peli sulle lenzuola; disfare un letto fatto, la sera, è un segnale che è ora di andare a dormire che diamo al nostro cervello; e soprattutto dormire in un letto fatto è più bello che dormire in un letto non fatto.

C’è però chi non si lascia convincere da queste motivazioni, e trova fare il letto un’operazione inutile. Per chi invece vorrebbe farlo ma preferisce lasciare le lenzuola ad arieggiare durante il giorno: lo sapete, si possono fare entrambe le cose ripiegando il copriletto su se stesso. Non avete scuse. Questi invece sono consigli sempre validi su come infilare il piumone nel copripiumone, ché ogni anno può diventare un dramma.

Un altro dibattito piuttosto frequente è su quanto spesso vadano cambiate le lenzuola: è un’operazione solitamente lunga, scomoda e affaticante, e non è sempre pratico neanche fare asciugare le lenzuola dopo averle lavate, soprattutto in inverno e soprattutto se vivete in un appartamento. Ma è comunque una cosa importante da fare, con una certa frequenza: una volta a settimana, al massimo ogni due, è il consiglio più diffuso. Anche in questo caso è una scelta personale, legata a quanta importanza ciascuno di noi dà a dormire in un posto pulito. E ci sono alcune variabili da tenere in considerazione: dormite nudi? Dormite in più di una persona nello stesso letto? Fate spesso sesso a letto? Sudate molto, la notte? Dormono anche dei bambini con voi? Se in almeno uno o due casi la risposta a queste domande è sì, consiglia il New York Times, può avere senso cambiare le lenzuola anche più spesso. È scontato poi che d’estate, con il caldo, le lenzuola si sporchino più velocemente. Il consiglio per trovare le motivazioni a rifare il letto è pensare a quanto sarà bello andarci a dormire la prima notte.