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  • Martedì 24 gennaio 2017

C’è un guaio con i dati delle primarie della sinistra in Francia

La stampa si è accorta che qualcosa non tornava, tra sospetti di affluenza gonfiata; il partito dice che è stato un errore in buona fede

Uno dei seggi in cui si è potuto votare per le primarie della sinistra francese, il 22 gennaio 2017, a Perpignan, nel sud della Francia (RAYMOND ROIG/AFP/Getty Images)
Uno dei seggi in cui si è potuto votare per le primarie della sinistra francese, il 22 gennaio 2017, a Perpignan, nel sud della Francia (RAYMOND ROIG/AFP/Getty Images)

Il giorno dopo il primo turno delle primarie della sinistra francese – indette per decidere il candidato alle elezioni presidenziali di aprile – non si è parlato solo di Benoît Hamon e Manuel Valls, i due candidati più votati, ma anche del numero di persone che sono andate a votare, perché c’è stata confusione sui dati sull’affluenza forniti dal sito delle primarie, al punto da sospettare che fossero stati falsificati e gonfiati. La questione è nata quando i giornalisti si sono accorti che tra domenica sera e lunedì mattina al conteggio dei voti ricevuti da ciascun candidato erano stati aggiunti 350mila voti in totale, senza che però fossero modificate le percentuali relative. Il sospetto che il dato sull’affluenza fosse stato gonfiato è sorto perché sarebbe stata una coincidenza straordinaria se aggiungendo 350mila voti a quelli già conteggiati le percentuali dei candidati non fossero cambiate.

Due screenshot del sito delle primarie della sinistra francese pubblicati da Le Monde mostrano cosa è successo: quello a sinistra mostra i risultati delle primarie come apparivano domenica sera, quello a destra come apparivano lunedì mattina. Le percentuali sono uguali nei due casi (tranne una piccola differenza per la candidata Sylvia Pinel), il numero dei voti no. Le Monde ha calcolato che a ciascuno dei candidati è stato assegnato un 28 per cento di voti in più. I conti tornano, ma è davvero improbabile che tutto sia corretto passando dalla prima tabella alla seconda.

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All’inizio il capo degli organizzatori delle primarie, il deputato socialista Christophe Borgel, aveva giustificato la cosa in un’intervista con Libération parlando di un bug informatico nel programma usato per calcolare le percentuali di consenso per ogni candidato. Poi, in un’intervista alla radio RTL, Borgel ha ritrattato e ha detto che si è trattato di un errore umano. Le accuse di aver gonfiato il numero di persone che sono andate a votare – magari per non fare sfigurare troppo la sinistra, dato che l’affluenza è stata bassa: circa un milione di persone in meno rispetto alle primarie del 2011 – invece sono state negate da Borgel.

Come ha spiegato Le Monde, l’aumento del numero di voti totali senza modifiche nelle percentuali di consenso dei singoli candidati si sarebbe potuto spiegare in tre modi: il primo era l’improbabile evenienza statistica in cui i voti conteggiati in un secondo momento fossero stati divisi tra i candidati in modo proporzionato a quelli registrati inizialmente; il secondo era l’aggiunta di 350mila voti falsi da parte del partito; la terza è che gli organizzatori sapessero il numero di voti ancora non conteggiati (350mila) e invece di distribuirli in modo corretto tra i candidati li abbiano suddivisi in modo proporzionale per non ricalcolare le percentuali. Stando alle affermazioni di Borgel sembra che sia andata in quest’ultimo modo, e che la persona responsabile sia un funzionario del Partito Socialista.

Ora sul sito delle primarie non si trovano più i numeri dei voti andati a ciascun candidato ma solo le percentuali, che nel frattempo sono state leggermente modificate tenendo conto dei 350mila voti inizialmente non conteggiati. Le percentuali aggiornate, che corrispondono al 94,45 per cento dei seggi scrutinati, sono queste:

– Benoît Hamon: 35,86 per cento;
– Manuel Valls: 31,22 per cento;
– Arnaud Montebourg: 17,30 per cento;
– Vincent Peillon: 6,79 per cento;
– François de Rugy: 3,82 per cento;
– Sylvia Pinel: 1,98 per cento;
– Jean-Luc Bennahamias: 1 per cento.

Il risultato del primo turno non cambia: al secondo turno passano comunque Hamon per primo e Valls per secondo. Il numero totale di persone che avrebbero votato alle primarie è 1.597.720.