Alla fine Woody Harrelson è riuscito a girare un film in diretta

Girato e trasmesso nello stesso momento in oltre 500 cinema: sembrava una pazzia e invece ne è uscita una cosa interessante

La sera del 19 gennaio circa 500 cinema statunitensi hanno trasmesso Lost in London, un film pensato, diretto e interpretato da Woody Harrelson, in tempo reale. Vuol dire che mentre le persone erano sedute nel cinema a guardare il film, Harrelson lo stava girando: recitando, spostandosi tra le 14 location preparate nei giorni precedenti, interagendo con altri attori. È una cosa che nessuno aveva mai fatto prima (non con queste dimensioni) e se ne parlava da giorni, tra curiosità e incertezza sul risultato. Alla fine Harrelson ce l’ha fatta, e chi ha visto il film dice anche che il risultato è davvero buono, seppur ovviamente imperfetto e a tratti straniante.

Come è stato girato

Il film è stato trasmesso in streaming: i cinema hanno proiettato in diretta quello che le cineprese riprendevano a Londra. Lost in London è stato girato tra le due e le quattro di notte (così da essere in prima serata negli Stati Uniti) ed è durato circa 100 minuti. Per girarlo sono serviti una troupe di circa 30 persone, due taxi, un’auto della polizia e un furgoncino Volkswagen. Tra gli attori famosi che hanno recitato con Harrelson c’erano Owen Wilson e Willie Nelson.

Cosa è successo in Lost in London

È il primo film da regista di Harrelson ed è in parte ispirato alla notte del 2002 in cui Harrelson fu arrestato dopo una litigata con un tassista (e dopo che aveva provato a scappare per le strade della città, inseguito dal tassista e dalla polizia). Il film è iniziato con la scritta “troppo di quello che state per vedere è successo davvero”: inizia con Harrelson che finisce uno spettacolo teatrale in cui è stato criticato dal pubblico e si arrabbia con se stesso (e col mondo in generale) per aver scelto ancora una volta un ruolo drammatico. Uno spettatore gli dice: «Quand’è che tornerai a farci ridere?» e un altro lo invita a riprendere un ruolo simile a quello da lui avuto nella serie tv Cin cin.

Harrelson poi se ne va a bere in un locale con il suo amico Owen Wilson, che gli dice però di essere molto più amico di Wes Anderson (con grande dispiacere di Harrelson). Harrelson dice quindi che Anderson e Wilson non fanno un bel film dai tempi di Un colpo da dilettanti, del 1996. Poi litigano e Harrelson esce e si arriva al momento del taxi, dove tra le altre cose rompe un posacenere, dicendo: «Tanto era inutile. Era come l’appendice del taxi». Ci sono però anche momenti di diverso tono: a un certo punto Harrelson paga per esempio un taxi con una poesia. C’è anche una gag ricorrente in cui Harrelson viene scambiato per Woody Allen.

Com’è andato?

Molto bene, secondo Ryan Gilbey del Guardian, che ha dato al film quattro stelle su cinque. Ci sono ovviamente cose che non tornano e che saranno sistemate in post-produzione (una versione più normale del film uscirà infatti in DVD, e magari anche da qualche parte su internet) e problemi di luce (dovuti all’illuminazione notturna e alla poca luce nei night club). Gilbey ha però detto che è stato felicissimo di «aver assistito alla miracolosa nascita di una stramberia purissima: in parte una satira sull’essere una celebrità, in parte un mea culpa, in parte installazione artistica di una sola notte». Prima del film Harrelson ne ha parlato con James Corden.