Dove investe Ferrovie dello Stato

Sulla puntualità dell'alta velocità e sul trasporto locale, ma Alitalia «anche no, grazie», ha detto l'amministratore delegato Mazzoncini a Repubblica


ANSA/ALESSANDRO DI MEO
ANSA/ALESSANDRO DI MEO

L’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Renato Mazzoncini ha parlato dei piani dell’azienda in un’intervista pubblicata oggi da Repubblica. Fra le altre cose, Mazzoncini – che è in carica da dicembre 2015 e che a settembre ha presentato il nuovo piano industriale dell’azienda – ha smentito che nei piani di FS ci sia la possibilità di comprare Alitalia, la principale compagnia aerea italiana tornata da qualche settimana in grosse difficoltà economiche. In particolare, Mazzoncini ha detto:

Due aziende in difficoltà come Alitalia e Atac sono ancora possibili obiettivi per Fs?
“Alitalia? Anche no, grazie. Penso che una collaborazione tra i due diversi modi di trasporto sia necessaria ma non che Fs debba gestire Alitalia.

Nell’intervista Mazzoncini ha parlato anche di diverse altre cose, come ad esempio una maggiore attenzione dell’azienda ai ritardi rispetto all’ulteriore riduzione dei tempi dei treni alta velocità – «la puntualità è più importante rispetto al guadagnare una manciata di minuti» – e alle esigenze dei pendolari.

Ma non è che a forza di parlare di 300 all’ora ci si dimentica dei pendolari?
“In questo settore stiamo investendo cifre enormi e i frutti si vedranno presto. Vorremmo riportare ad un livello elevato i servizi regionali: in programma abbiamo il ricambio di oltre la metà del parco circolante grazie ad un ordine da quasi 500 treni. Un altro 20% l’abbiamo già cambiato mentre gli altri saranno tutti rinnovati. C’è poi un passo avanti sulla tecnologia: stiamo investendo per ridurre i tempi dei passaggi tra un convoglio e l’altro da 5 a 3 minuti: maggiore puntualità e un aumento dei passeggeri trasportati”.
Cosa risponde alle polemiche sugli abbonamenti dell’Alta velocità?
“Innanzitutto gli abbonamenti li abbiamo mantenuti, a differenza di altri. I prezzi sono stati rimodulati per venire incontro alle esigenze di tutti: dei pendolari, grazie alla differenziazione per fasce e giornate di viaggio, dei clienti non abbonati che spesso non trovano posto e dell’impresa di effettuare un servizio che sia in equilibrio economico. Nonostante questa rimodulazione, sottolineo che i prezzi degli abbonamenti sono ancora molto bassi, tant’è che sull’Alta velocità siamo gli unici a proporli: lo sconto è tra il 68% e l’82% rispetto alla somma dei singoli viaggi, superiore allo sconto degli abbonamenti dei regionali che è in media del 50%. L’unica altra soluzione che intravedo è quella di un intervento pubblico a favore dei pendolari, tra l’altro già attivo in Emilia Romagna”.