• Moda
  • Venerdì 10 giugno 2016

Il social network per comprare vestiti usati

Si chiama Depop, è nata in Italia e ha molto successo anche in Gran Bretagna e Stati Uniti

(Depop)
(Depop)

Negli ultimi tempi sempre più giornali e blogger di moda parlano di Depop, un social network simile a Instagram che serve per vendere e acquistare capi di abbigliamento e accessori usati. Ha un sito e una app gratuita disponibile sia per iOS che per Android. L’edizione americana di Vogue lo definisce per esempio «l’app di cui si parla di più nel Regno Unito» e «un paradiso per lo shopping dell’usato per i millenials» (cioè i ventenni).

Come Instagram, Depop permette di seguire altri profili – di persone, negozi o case di moda – e scoprire nuovi oggetti grazie alla funzione “Esplora”; è anche possibile mettere un “mi piace” agli oggetti interessanti, toccando due volte di seguito lo schermo. Si possono commentare le immagini degli oggetti in vendita e inviare messaggi privati a chi li vende: per questo Depop si definisce una app per fare “social shopping”. Il principale punto di forza di Depop è infatti l’aspetto “social”, che consente agli utenti di inviarsi messaggi, commentare le foto, inserire gli oggetti che desiderano in liste che possono essere commentate da altri utenti. In breve, sintetizza Vogue «è di gran lunga più divertente che starsene a casa da soli davanti a un computer sperando di adocchiare qualcosa su eBay».

Depop è stato fondato nel 2011 dall’italo-britannico Simon Beckerman ed è cresciuto nell’incubatore per startup H-Farm, che si trova in provincia di Treviso. Nel 2012 Depop si è reso autonomo e ha trasferito la sua sede principale a Londra, anche se ha “community managers” sia a Milano che a New York; ha quasi 70 dipendenti. Tra questi ci sono anche molti personaggi famosi: ad esempio, la modella e artista Dita Von Teese, che usa Depop per vendere lingerie, e l’ex giocatore di basket Shaquille O’Neal, che propone vecchi numeri di riviste sportive autografate. Anche la fashion blogger Chiara Ferragni ha un profilo, seguito da circa 1 milione e 69mila altri utenti, che ha aperto in cambio di un compenso dall’azienda. La possibilità di acquistare direttamente dai personaggi famosi oggetti che gli sono appartenuti è una delle maggiori attrattive di Depop, anche perché esiste una chat che permette al cliente di comunicare col venditore.

Depop ricava il 10 per cento da ogni vendita portata a termine dagli iscritti; si può pagare in molti modi, da Paypal alle contrattazioni private. L’azienda ha ricevuto 10 milioni di euro di finanziamenti dai suoi investitori e sta cercando nuovi fondi. Per ora gli iscritti sono più di 4 milioni, prevalentemente americani, inglesi e italiani, ha detto al Post Simon Beckerman; potrebbero esserci altri mercati interessanti ma la strategia dell’azienda è, per ora, espandersi in quelli esistenti.