In Brasile hanno scoperto una nuova barriera corallina

È lunga quasi mille chilometri e si trova in acque diverse da quelle cristalline che vi state immaginando

(Wikimedia)
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Il 22 aprile la rivista Science Advances ha pubblicato uno studio che parla di un «esteso sistema corallino alla foce del Rio delle Amazzoni», che è il fiume più lungo al mondo e attraversa Perù, Colombia e Brasile. La rivista del famoso Smithsonian Institute, Smithsonian, ha scritto che «l’immensa e mai studiata barriera corallina è diversa da tutte quelle finora conosciute» e il Guardian ha spiegato che la sua esistenza non era nota per via dell’acqua, che in quell’area è piuttosto torbida. La barriera corallina appena scoperta è quasi tutta nella parte di oceano Atlantico davanti al Brasile, anche se un pezzo sconfina davanti alla Guyana francese, che si trova a nord del Brasile: ha una superficie di più di 9mila chilometri quadrati ed è lunga quasi 1.000 chilometri. Per farsi un’idea: la Grande barriera corallina, che è la più grande del mondo ed è davanti alla costa nord-orientale dell’Australia, è lunga circa 2.300 chilometri e ha una superficie di circa 300mila chilometri quadrati.

Uno dei motivi per cui non si sapeva dell’esistenza di una così grande barriera corallina davanti al Rio delle Amazzoni sta nel fatto che di solito i coralli si sviluppano in acque chiare, illuminate dal sole e salate: e davanti a un così grande fiume le acque sono ovviamente meno salate. Nonostante in precedenza quell’area non fosse stata esplorata, qualche sospetto che ci potesse essere barriera corallina c’era già: negli anni Cinquanta in quella zona una nave statunitense trovò per esempio alcune spugne coralline. Parlando della scoperta Patrica Yager, che insegna oceanografia all’università della Georgia ed è co-autrice dello studio, ha detto: «Ero esterrefatta, così come lo erano gli altri 30 scienziati».

La barriera corallina appena scoperta non se la passa però troppo bene: secondo quanto scritto nello studio pubblicato su Science Advances, il governo brasiliano ha concesso in passato 80 permessi per l’esplorazione e l’eventuale trivellazione in quelle acque e in 20 casi ci sono già delle trivelle funzionanti. Gli scienziati hanno definita la barriera “impoverita” ma hanno comunque detto di aver trovato oltre 60 specie di spugne e 73 specie di pesci. Secondo Smithsonian, alcune delle specie trovate potrebbero essere nuove, mai osservate prima in altri luoghi.