Stasera cinema?

Sicuramente, se vi piace Tarantino, ma c'è anche altro: il thriller "Remember", "La quinta onda" e un film che mischia zombie e romanzi di Jane Austen

("The Hateful Eight")
("The Hateful Eight")

The Hateful Eight di Quentin Tarantino è senza dubbio il film di cui si è parlato di più questa settimana, oltre a essere stato il più visto. Per quelli a cui Tarantino proprio non piace, o per quelli a cui il film piace così tanto che l’hanno già visto, ci sono comunque alcune alternative. C’è Remember di Atom Egoyan, un originale thriller in cui un uomo deve ritrovare il gerarca nazista che uccise la sua famiglia in un campo di concentramento. Cambiando genere, sono usciti anche La quinta onda – il primo film di una nuova trilogia ambientata in un futuro distopico e con una protagonista adolescente – e Ppz – Pride and Prejudice and Zombies, che riprende storia e ambientazioni di Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen, però con gli zombie.

The Hateful Eight

È l’ottavo film del regista statunitense Quentin Tarantino. È un western con Samuel L. Jackson, Kurt Russell e Jennifer Jason Leigh. Ha la particolarità di essere stato girato in Ultra Panavision 70, una tecnica che permette di ottenere immagini di qualità migliore e con fotogrammi più definiti. The Hateful Eight è candidato a tre premi Oscar: miglior attrice non protagonista (Leigh), miglior fotografia e miglior colonna sonora. La fotografia è di Robert Richardson, che ha già vinto tre Oscar e ha collaborato a tutti i film di Tarantino da Kill Bill vol. 1 in poi. La colonna sonora è di Ennio Morricone. Tarantino ha già usato delle musiche di Morricone in Kill Bill, Grindhouse – A prova di morte Bastardi senza gloria. Morricone ha anche scritto per Tarantino la musica di Ancora qui, una canzone usata in Django Unchained e cantata da Elisa. È però la prima volta che Morricone scrive un’intera colonna sonora originale per Tarantino.

The Hateful Eight è ambientato nella seconda metà dell’Ottocento, in un Wyoming coperto di neve. I principali protagonisti del film sono otto e si trovano tutti in una locanda a causa di una bufera di neve. Gli otto “odiosi” sono costretti a stare insieme nella locanda perché fuori nevica e non ci si può muovere. Nel film ci sono molti dialoghi e tutta la trama gira attorno alle storie dei protagonisti e a quello che loro dicono di essere, aver fatto e dover fare. C’è qualcosa di strano e sospetto nel fatto che tutti i personaggi si trovino proprio lì: come dice John Ruth, uno dei protagonisti, per essere un giorno di bufera c’è un sacco di gente nella locanda. Una buona sintesi dell’idea più diffusa l’ha data MyMovies, che ha parlato di The Hateful Eight come di una “formidabile opera minore“. Su Rotten Tomatoes il voto medio del film è 3,8 su 5, su IMDB il voto di The Hateful Eight è 8 su 10.

– Prima o dopo il film: I riferimenti nel film di Tarantino sono tantissimi: ci sono scene che rimandano, citano o si ispirano in qualche modo a qualcosa che Tarantino ha visto o, in altri casi, a qualcosa che lui stesso ha girato in passato. Qui ne abbiamo citati alcuni. Sempre sul Post abbiamo anche parlato di cosa hanno in comune The Hateful Eight e The Revenant: sangue, neve e tanta violenza, per cominciare. A voler scegliere un solo film da guardare poco prima o poco dopo The Hateful Eight, non si può non scegliere La cosa, un film horror e di fantascienza diretto da John Carpenter: in molte interviste Tarantino ne ha parlato come della prima e più importante fonte d’ispirazione del suo film.

Remember

È un thriller tedesco-canadese del regista canadese di origini armene Atom Egoyan, che nel 1997 vinse il Grand Prix della Giuria al festival di Cannes per Il dolce domani. Nel cast di Remember ci sono Christopher Plummer (premio Oscar nel 2012 per Beginners), Bruno Ganz (protagonista in Il cielo sopra Berlino), Martin Landau (che nel 1995 vinse l’Oscar per il film Ed Wood) e Dean Norris (Hank di Breaking Bad). Il film è nei cinema italiani dal 4 febbraio e racconta la storia di Zev (Plummer), un anziano sopravvissuto del campo di sterminio di Auschwitz che viene convinto dall’amico Max (Norris) a cercare il gerarca nazista responsabile della morte della sua famiglia. Il gerarca vive negli Stati Uniti con un nome falso. Il problema è che quel nome ce l’hanno tre persone: Zev deve quindi scoprire chi di loro è il gerarca nazista.

Il film è stato presentato alla 72esima edizione del Festival del Cinema di Venezia e al Toronto Film Festival del 2015. I critici di cinema ne hanno parlato piuttosto bene: dicono che è capace di essere sia un thriller – descritto come molto avvincente e pieno di colpi di scena – che un film capace di affrontare in modo serio e originale una delicata questione storica. Alcuni critici hanno però scritto che Remember ha anche qualche problema di trama: non tutto quello che succede sembra essere credibile, motivato e ben spiegato.

– Prima o dopo il film: in alcuni cinema si riesce ancora a trovare Il figlio di Saul, un film ungherese che al festival di Cannes del 2015 ha vinto il Grand Prix Speciale della Giuria, ai Golden Globes è stato premiato come miglior film straniero ed è anche candidato agli Oscar del 2015 come miglior film straniero (e se ne parla come del film favorito per la vittoria). Anche questo film parla di campi di concentramento, in modo molto diverso rispetto a Remember.

La quinta onda

È un adattamento cinematografico del romanzo La quinta onda (The 5th Wave): il primo romanzo di quella che diventerà una trilogia. L’autore del libro è Rick Yancey, scrittore statunitense di 53 anni. La protagonista della storia è Cassiopea “Cassie” Sullivan, un’adolescente che si trova a dover combattere contro gli alieni. Il film è ambientato in un futuro in cui la Terra è stata attaccata dagli alieni in quattro diversi momenti: una prima “ondata” ha distrutto la rete elettrica, la seconda ha causato un terremoto potentissimo, la terza ha causato una grave epidemia e nella quarta gli alieni sono infine arrivati sulla Terra. La quinta ondata è quella in cui i pochi terrestri rimasti temono di essere tutti uccisi dagli alieni.

La quinta onda è ambientato in un futuro con molti problemi, punta a essere una trilogia e la protagonista è un’adolescente. Tutti elementi che accomunano il film a Hunger Games o Divergent, due storie che negli ultimi anni sono andate molto forte. Il regista di La quinta onda è Jonathan “J” Blakeson, che nel 2009 diresse il thriller La scomparsa di Alice Creed. Si fa proprio fatica a trovare un critico cinematografico che abbia parlato davvero bene del film e quasi sempre gli unici commenti positivi sono quelli per Chloë Grace Moretz, che interpreta “Cassie”. Moretz ha 18 anni ma ha già recitato in molti film: ha per esempio interpretato Isabelle, la ragazza protagonista di Hugo Cabret di Scorsese.

– Prima o dopo il film: Moretz ha recitato anche in Sils Marina, un film drammatico del 2014, in genere ben recensito dai critici. MyMovies spiega che in quel film «i personaggi di Juliette Binoche e Kristen Stewart guardano un ridicolo blockbuster di fantascienza interpretato dal personaggio di Chloe Moretz, starlette in ascesa. La quinta onda, senza volerlo, assomiglia terribilmente a quel film nel film, pur sostituendo una comicità involontaria all’evidente esagerazione della parodia».

Ppz – Pride and Prejudice and Zombies

C’è Orgoglio e pregiudizio, il romanzo di Jane Austen che più o meno tutti conoscono anche senza averlo letto. Partendo da quel libro lo scrittore e sceneggiatore statunitense Seth Grahame-Smith ha scritto il libro Orgoglio e pregiudizio e zombie. L’ambientazione è quella del romanzo di Austen, l’Inghilterra di inizio Ottocento. Anche la trama è a grandi linee quella del libro di Austen, con la differenza che quell’Inghilterra è abitata da zombie assassini.

Su IMDB il voto medio di Ppz – Pride and Prejudice and Zombies è 5,9 su 10. Il Metascore del film – un voto dato facendo la media di recensioni professionali – è invece 46 su 100. Dan Callahan di The Wrap ha scritto che «il film è così terribile perché si vede che è stato fatto da persone intelligenti che hanno cercato di rendersi più stupide, e non c’è niente di più straziante di questa cosa». Del film ha parlato un po’ meglio Clark Collis, critico di cinema per Entertainment Weekly: «potrebbe piacere sia agli appassionati di Austen che a quelli che s’interessano di cose horror, e questa non è una frase che capita di scrivere tutti i giorni».

– Prima o dopo il film: nel 2010 Grahame-Smith ha scritto un altro romanzo simile a quello ispirato a Orgoglio e pregiudizio e anche da quel romanzo è stato tratto un film. La leggenda del cacciatore di vampiri: il protagonista del film – quello che caccia i vampiri – è un certo Abraham Lincoln.

Nosferatu il vampiro

A partire dall’8 febbraio si potrà vedere in alcune (poche) sale cinematografiche italiane Nosferatu il vampiro, un film horror dell’espressionismo tedesco, che è stato di recente restaurato dalla Cineteca di Bologna. Il film è stato girato nel 1922 da Wilhelm Murnau. MyMovies dice che Nosferatu il vampiro è “il solo film vampirico ammesso nelle discussioni colte dei critici“.

Gli altri film al cinema: si avvicinano gli Oscar e aumenta il numero di film da vedere per arrivare pronto alla cerimonia di premiazione, che sarà il 28 febbraio al Dolby Theatre di Los Angeles. Nelle sale ci sono molti film con più di una candidatura e con buone possibilità di vincere almeno un premio:

Revenant – Redivivo: l’11 gennaio ha già vinto tre Golden Globe (miglior regia, miglior film drammatico e miglior attore in un film drammatico), il 14 gennaio è stato candidato a 12 premi Oscar e da sabato 16 gennaio è in 386 sale cinematografiche italiane. Il regista è Alejandro González Iñárritu e l’attore protagonista è Leonardo DiCaprio, che è il favorito per vincere l’Oscar per il miglior attore: sarebbe il primo della sua carriera. Revenant – Redivivo si ispira alla storia vera di Hugh Glass, che viene attaccato da un orso, abbandonato dai suoi compagni, dato per morto e tradito dall’uomo che si offre di seppellirlo. Da solo in un territorio difficile – e molto, molto freddo – dovrà sopravvivere e trovare chi l’ha abbandonato per vendicarsi.

La grande scommessa: è un film diretto dallo statunitense Adam McKay ed è tratto dal libro The Big Short – Il grande scoperto, scritto nel 2010 dal saggista statunitense Michael Lewis (The Big Short è anche il titolo originale del film). Lewis è l’autore del libro Moneyball: The Art of Winning an Unfair Game, da cui è stato tratto il film L’arte di vincere. La grande scommessa è uscito il 7 gennaio e nel cast ci sono Christian Bale, Steve Carell, Ryan Gosling, Brad Pitt e Marisa Tomei. Libro e film raccontano la vera storia di alcuni investitori che negli anni prima del 2008 si accorsero della crisi finanziaria che stava per arrivare e decisero di scommettere contro il sistema e di arricchirsi grazie alla loro intuizione.

Carol: è nei cinema italiani dal 5 gennaio. È un dramma sentimentale diretto da Todd Haynes, il regista di Io non sono qui e Lontano dal paradiso: è ambientato nella New York degli anni Cinquanta e racconta la storia d’amore tra Therese (Rooney Mara), una ragazza di diciannove anni, e Carol, una donna con più anni di lei (Blanchett) e in crisi con il marito (Kyle Chandler). Carol è tratto dall’omonimo romanzo scritto nel 1952 da Patricia Highsmith, che al tempo usò lo pseudonimo “Claire Morgan”.

Steve Jobs: è uscito negli Stati Uniti ad ottobre, dove è stato ampiamente discusso e commentato. In sintesi: ai critici è piaciuto abbastanza, al pubblico meno. Secondo diversi critici uno dei fattori che ha contribuito maggiormente allo scarso successo di Steve Jobs è il fatto che due anni fa uscì un film incentrato sulla vita di Steve Jobs – per quanto mal recensito – in cui a interpretare la parte di Jobs era Ashton Kutcher. Il film è basato sulla biografia ufficiale di Jobs, scritta da Walter Isaacson, ed è diviso in tre parti che descrivono tre momenti separati e particolarmente importanti della vita del fondatore di Apple: ogni parte ha alcuni brevi flashback. Steve Jobs nel film è interpretato da Michael Fassbender, tra gli altri protagonisti ci sono Kate Winslet, Jeff Daniels e Seth Rogen. Il film è biografico, ma è stato accusato di romanzare troppo gli eventi accaduti realmente.