Orfini ai militanti del PD romano: passate tre quarti del tempo a discutere su Facebook di cazzate

«Se qui pensiamo che Facebook è la città, non abbiamo capito un cazzo né della città né di Facebook»

(LaPresse - Stefano Costantino)
(LaPresse - Stefano Costantino)

Il 27 novembre c’è stato a Roma un incontro tra alcuni militanti dei circoli del Partito Democratico di Roma e Matteo Orfini, presidente del PD che a dicembre è diventato anche commissario del PD romano. È stato il primo incontro “ufficiale” tra Orfini e i militanti del PD di Roma da quando è decaduto l’ex sindaco Ignazio Marino. Rivolgendosi a Orfini, una militante ha parlato della disillusione degli iscritti del PD, che secondo lei stanno abbandonando (o hanno già abbandonato) il Partito Democratico: «Su Facebook c’è un sito: “Io ero del PD”», ha detto per sintetizzare il suo punto di vista. Orfini ha risposto: «Se qui pensiamo che Facebook è la città non abbiamo capito un cazzo né della città né di Facebook». Poi ha aggiunto:

«Una delle patologie del partito romano è che passate tre quarti del tempo a discutere tra di voi su social network di cazzate, e se si pensa che quello che viene da lì sia l’umore della città si fa un gravissimo errore».

Orfini ha anche difeso la scelta del Partito Democratico di non supportare più Marino negli ultimi suoi giorni da sindaco (e da sindaco dimissionario). Orfini ha detto che in una situazione normale – da lui definita “fisiologica” – i dirigenti di un partito devono ascoltare gli iscritti di quel partito prima di decidere se dare o no fiducia a un sindaco. Ha però spiegato che la comunità del PD romano è commissariata proprio «perché non ha la capacità di decidere da sola». Orfini ha anche detto che le sezioni del PD dovrebbero smetterla con le «sedute di autocoscienza», cercando di interessarsi meglio e di più a quanto succede fuori dalle sezioni.