6 belle serie tv consigliate dal Guardian

Per i nostalgici di capolavori come Breaking Bad e Mad Men: c'è quella per misantropi, quella per appassionati di spionaggio e quella considerata la nuova The Wire

Felicity Huffman e Timothy Hutton in una scena di American Crime
Felicity Huffman e Timothy Hutton in una scena di American Crime

Da anni critici, giornalisti ed esperti sostengono in libri e articoli che le serie tv sono diventate il prodotto culturale che meglio di tutti sta raccontando il tempo in cui viviamo, tanto da soppiantare – per qualità e complessità di storie e personaggi, e per la vastità del pubblico che coinvolge – film e romanzi. Nel 2013 il giornalista Brett Martin spiegò nel suo libro Difficult Men che le serie tv americane sono «la forma d’arte più significativa della prima decade del XXI secolo, l’equivalente di quello che i film di Scorsese, Coppola, Altman e simili furono per gli anni Settanta, o i romanzi di Updike, Roth e Mailer per gli anni Sessanta».

Secondo il giornalista del Guardian Jonathan Bernstein le serie tv americane per eccellenza sono quattro: I Soprano, The Wire, Mad Men e Breaking Bad, «serie tv narrative che mostrano i fallimenti dell’America ma si rifiutano di condannare i loro protagonisti, complessi ed emotivamente mutilati». Queste quattro serie tv però sono concluse e appartengono di fatto al passato: molti si chiedono quindi se l’epoca d’oro delle serie tv sia agli sgoccioli o se ci sarà tempo per un’altra grande serie tv in grado di diventare un fenomeno di massa. Jacobson ha raccolto alcune delle più promettenti serie degli ultimi anni, sottolineando la qualità delle serie tv tra cui scegliere è talmente alta che è inevitabile perdersi qualcosa.

Queste sei sono quelle che Jacobson consiglia “senza riserve”: c’è la serie tv con protagonisti medici, quella anti-capitalista e quella che è già stata definita la nuova The Wire.

Dentro ogni foto, informazioni e dettagli su ogni serie: