Chi è Claudio Giardiello

Il Sole 24 Ore elenca le questioni giudiziarie in cui è coinvolto l'uomo che ha ucciso tre persone al tribunale di Milano

Poliziotti intorno al Palazzo di Giustizia di Milano

(OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images)
Poliziotti intorno al Palazzo di Giustizia di Milano (OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images)

Claudio Giardiello, l’uomo che ha sparato giovedì all’interno all’interno del Tribunale di Milano uccidendo tre persone, era imputato in un processo per fallimento che si teneva nello stesso tribunale. Il Sole 24 Ore ha consultato una serie di documenti per elencare le questioni finanziarie e giudiziarie in cui era coinvolto Giardiello.

È stata dichiarata fallita il 13 marzo del 2008 la Immobiliare Magenta, la società a responsabilità limitata di Claudio Giardiello, l’uomo che ha sparato oggi al Tribunale di Milano. L’azienda, si evince da una visura camerale, faceva capo per il 55% a Giardiello, per il 30% a Davide Limongelli, nipote di Giardiello, coimputato e rimasto ferito nella sparatoria. Un terzo socio con il 15% si chiama Giovanni Scarpa. Il curatore fallimentare nominato dal Tribunale si chiama Walter Marazzani. Nel novembre del 2006 era stato depositato un atto di sequestro delle quote di partecipazione di Limongelli e di Scarpa, mentre nel giugno e nel novembre del 2007 erano stati depositati atti di sequestro delle quote di Giardiello. Il curatore fallimentare della società è Walter Marazzani, nominato nel 2008.

Passivi totali per 2,8 milioni di euro di cui quasi un milione verso le banche e 250mila euro verso l’erario. È questa la situazione finanziaria della società. L’immobiliare, con sede a Milano, è fallita nel 2008 ma dai documenti della sezione fallimentare del Tribunale di Milano – consultati da Radiocor – è possibile ricostruire la situazione finanziaria a tutto il 2014. Del totale dei debiti, pari a 2,88 milioni di euro, la quasi totalità è di natura chirografaria mentre i privilegiati sono pari a 361mila euro. Le disponibilità liquide, a disposizione del curatore fallimentare Walter Marazzani, ammontano a dicembre 2014 a circa 284mila euro anche dopo incassi legati alla vendita di immobili e a un incasso da 60mila euro in seguito a una transazione con Unicredit Leasing. Esclusi dalla procedura fallimentare risultano altre passività per circa 750mila euro.

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Poliziotti intorno al Palazzo di Giustizia di Milano (OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images)