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  • Sabato 26 luglio 2014

Google vuole trovare l’essere umano perfetto

O almeno perfettamente sano: ha già un progetto che raccoglie dati genetici e molecolari da migliaia di persone

Questa settimana, il Wall Street Journal ha raccontato un nuovo progetto di Google che ha l’obiettivo di creare un database in grado di descrivere come dovrebbe essere un essere umano perfettamente in salute. Per ottenere questo risultato, Google ha già cominciato a raccogliere dati genetici e molecolari da un campione di 175 “donatori” anonimi e spera poi di ampliare lo studio ad altre migliaia di soggetti.

Il progetto si chiama “baseline study” (un nome generico, che significa più o meno “studio preliminare”) ed è portato avanti da Google X, il ramo della società che si occupa dei progetti sperimentali. Il capo del progetto è Andrew Conrad, 50 anni. Conrad è un biologo molecolare entrato in Google X nel marzo 2013 dopo aver inventato alcuni sistemi economici per fare test HIV su campioni di plasma. Conrad sarà affiancato da un gruppo di circa un centinaio di altri scienziati ed esperti.

Lo scopo principale del progetto è fornire ai medici un sistema efficace per prevenire alcune gravi malattie e altri problemi di salute. Come ha spiegato il dottor Conrad, per prevenire le malattie in maniera efficace «bisogna sapere com’è fatto un sistema che funziona alla perfezione». Scoprendo quali geni possiede un essere umano senza predisposizione ad una particolare malattia, diventa relativamente semplice individuare le persone che invece possiedono la predisposizione ad ammalarsene.

Conrad ha spiegato cosa si potrebbe ottenere individuando i “biomarcatori” che, ad esempio, segnalano gli individui in grado di metabolizzare con più efficienza i cibi grassi. Le persone sprovviste di questi biomarcatori potrebbero cercare di prevenire le malattie cardiache causate dai cibi grassi cambiando le proprie abitudini. Oppure i medici potrebbero mettere a punto un trattamento per aiutarli a metabolizzare questo tipo di cibi.

Esistono già numerosi studi che, come il progetto di Conrad, si basano su una raccolta massiccia di dati genetici e molecolari per cercare biomarcatori di particolari malattie. L’obiettivo di Google, però, è mettere insieme un database molto più ampio e più ricco di quanto sia mai stato fatto in passato. Conrad ha detto che i progressi saranno lenti, soprattutto all’inizio. Sam Gambhir, capo del dipartimento di radiologia dell’università di Stanford e collega di Conrad nel progetto, ha spiegato che non ci si deve aspettare «una cura per il cancro in pochi anni».

Il progetto, comunque, sembra partire con basi più solide rispetto a studi simili effettuati in precedenza, anche perché rispetto al passato sono cambiate le tecnologie. Fino a una decina di anni fa sequenziare un genoma umano poteva costare fino a 100 milioni di dollari, mentre oggi non ne costa più di mille. La potenza di calcolo dei computer è cresciuta moltissimo e questo significa che è molto più facile ed economico analizzare i dati ottenuti sequenziando il genoma di migliaia di persone alla ricerca di schemi o modelli.

Per il momento non sembra che il progetto darà alla luce un prodotto o un servizio commerciabile. Google ha precisato che i dati raccolti saranno del tutto anonimi e non saranno venduti a terzi. I risultati di una simile ricerca, infatti, potrebbero essere molto utili per le compagnie assicurative, che in questo modo potrebbero sapere in anticipo quali loro clienti sono a rischio di quali malattie e quindi regolare i loro prezzi di conseguenza.