Ben Kingsley ha 70 anni

Ma ha cominciato tardi a essere Ben Kingsley per tutti noi, quindi è come se ne avesse 50

WASHINGTON, DC - MARCH 01: Sir Ben Kingsley speaks at a discussion on the Power of Film and the Holocaust at the United States Holocaust Memorial Museum on March 1, 2011 in Washington, DC. (Photo by Kris Connor/Getty Images) *** Local Caption *** Sir Ben Kingsley
WASHINGTON, DC - MARCH 01: Sir Ben Kingsley speaks at a discussion on the Power of Film and the Holocaust at the United States Holocaust Memorial Museum on March 1, 2011 in Washington, DC. (Photo by Kris Connor/Getty Images) *** Local Caption *** Sir Ben Kingsley

Quando Ben Kingsley diventò Ben Kingsley aveva già trentacinque anni: fu in quel periodo che cambiò il suo nome – alla nascita era Krishna Pandit Bhanji – pensando che la sua professione di attore sarebbe stata più facile. Ma quando Ben Kingsley diventò Ben Kingsley per il mondo, di anni ne aveva quasi cinquanta: la sua carriera è stata infatti assai particolare, a rivederla oggi che compie settant’anni, col cinema arrivato molto tardi, ma quando è arrivato è arrivato col botto.

Ben Kingsley è nato in Inghilterra, nello Yorkshire, il 31 dicembre 1943. I suoi avevano genealogie assai ricche e internazionali, e il suo nome ha a che fare con la famiglia di suo padre, tra Zanzibar e l’India. È cresciuto a Manchester e ha cominciato presto a recitare in teatro, con discreto successo, continuando a farlo fino a quasi cinquant’anni, con un paio di occasioni minori in tv e al cinema. Poi, nel 1982, fu scelto da Richard Attenborough per la parte principale dell’ambiziosa ed epica biografia di Gandhi al cinema – il film si chiama Gandhi, appunto – che ebbe un enorme successo e gli cambiò la vita, a cominciare dall’Oscar che ottenne per quel ruolo: oltre a far chiedere a tutti, allora, dove fosse stato fino a quel momento Ben Kingsley. La sua bravura, il personaggio di Gandhi, la sua formazione teatrale, l’età e la faccia di quello che la sa lunga, lo hanno reso da allora immediatamente ammirato e legato a personaggi acuti e saggi – spesso comprimari del protagonista – per quanto sia poi riuscito a frequentare anche ruoli più leggeri.

I film per cui è più famoso sono – a parte Gandhi – Schindler’s List di Steven Spielberg, Bugsy (per cui è stato candidato all’Oscar), I signori della truffa, Shutter Island e Hugo Cabret (entrambi di Martin Scorsese). Poi è stato candidato all’Oscar anche per Sexy Beast e La casa di sabbia e nebbia. Nel 2013 ha fatto il cattivo – altra parte che gli capita – in Iron man 3.