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  • Domenica 1 settembre 2013

Il livello delle radiazioni a Fukushima è salito ancora

Di diciotto volte rispetto allo scorso 22 agosto: c'è una fuoriuscita di acqua radioattiva da un tubo (e un'altra c'è stata il mese scorso)

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La TEPCO (Tokyo Electric Power Co), l’azienda che gestisce la centrale nucleare giapponese di Fukushima-Daiichi (o Fukushima I), ha reso noto che il livello di radiazioni nell’area del serbatoio, che contiene acqua contaminata, è di diciotto volte superiore a quanto era stato registrato il 22 agosto scorso. I funzionari della centrale hanno trovato dell’acqua altamente radioattiva che gocciola da un buco su un tubo – già ricoperto recentemente con del nastro apposito – utilizzato per collegare due serbatoi di stoccaggio che si trovano nei pressi dell’impianto.

Il livello delle radiazioni nei pressi del serbatoio è di 1800 millisievert all’ora, una quantità – hanno spiegato i funzionari della TEPCO – che potrebbe uccidere una persona se esposta per circa quattro ore. Il sievert è l’unità di misura della dose equivalente di radiazione nel Sistema Internazionale ed è una misura degli effetti e del danno provocato dalla radiazione su un organismo. Nella rilevazione del 22 agosto, il livello delle radiazioni – intorno allo stesso serbatoio – era stato di 100 millisievert all’ora, un livello comunque superiore a quello massimo annuo imposto dalla legge giapponese, che è di 50 millisievert all’ora.

L’acqua radioattiva proviene dalle 400 tonnellate di acqua che TEPCO utilizza ogni giorno per raffreddare i reattori della centrale: l’acqua usata per il raffreddamento si contamina rapidamente e viene poi conservata in circa mille enormi serbatoi di stoccaggio – fatti di lastre di acciaio tenute insieme da bulloni – che si trovano nei pressi dell’impianto. Inoltre, il mese scorso, l’autorità del Giappone per l’energia nucleare aveva reso noto che circa 300 tonnellate di acqua radioattiva erano filtrate da uno dei grandi serbatoi di stoccaggio che si trovano nei pressi dell’impianto.

La perdita di acqua radioattiva aveva rotto una barriera sotterranea e l’acqua si era riversata nell’Oceano Pacifico. L’incidente, categorizzato inizialmente al livello uno (di anomalia), era stato successivamente elevato al livello tre (di incidente grave). Il direttore dell’agenzia, Shinji Kinjo, aveva criticato la TEPCO per aver sottostimato la situazione e per non essere stata in grado di gestirla.

Il portavoce della TEPCO ha assicurato però che nelle ultime settimane non ci sono più state perdite di acqua radioattiva dai serbatoi e che il livello dell’acqua al loro interno è rimasto lo stesso. La TEPCO ha fatto anche sapere che chiamerà dei tecnici stranieri per fare un sopralluogo nell’impianto, con lo scopo di risolvere il problema della fuoriuscita di acqua radioattiva dai serbatoi. Il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha promesso che prenderà nuove misure per risolvere una situazione diventata “deplorevole”: secondo Reuters il governo giapponese potrebbe mettere a disposizione 2,7 miliardi di euro.

Foto: l’impianto di Fukushima-Daiichi (AP Photo/Kyodo News, File)