Cinque fotografie di Paola De Pietri

Che cosa è rimasto della Prima guerra mondiale sul fronte tra Italia e Austria, raccontato nelle immagini di un progetto esposto da venerdì a Milano

Sarà inaugurata venerdì 1 marzo alla Triennale di Milano una mostra, curata da Roberta Valtorta e promossa dal Museo di Fotografia di Cinisello Balsamo, che raccoglie alcune delle opere dal progetto To Face, per il quale Paola De Pietri ha fotografato una serie di luoghi sul fronte italo-austriaco della Prima guerra mondiale con l’idea di indagare il mutamento del paesaggio in questi luoghi segnati da trincee, fossi, bombardamenti.

Paola De Pietri è una fotografa italiana che si occupa di ricerca e paesaggio. Molti dei suoi lavori, a metà tra fotografia e arte, provano a raccontare il rapporto tra la natura,  l’ambiente, il paesaggio e gli esseri umani. De Pietri va alla ricerca delle tracce materiali nel paesaggio e le fotografa con una macchina di grande formato – le fotografie sono stampate molto grandi, 130 x 160 cm – con l’intento di raccontare le atmosfere di qualcosa che non c’è più e che è stato assorbito dalla natura e dal tempo.

L’approccio di Paola De Pietri è riflessivo, non didascalico: noi non sappiamo cosa è effettivamente accaduto, ci viene spiegato e possiamo immaginarlo e interpretarlo grazie anche alla storia che conosciamo. Anche se il tempo ha cancellato i segni materiali ben visibili (oggetti, resti metallici, strutture vere e proprie), nelle fotografie è il paesaggio a essere elevato a monumento grazie alla sua grandiosità. La natura e gli ambienti, inoltre, non vengono raccontati con stereotipi legati all’idea di montagna e alla rappresentazione più comune di questi luoghi e di queste storie.

Il progetto ha vinto il prestigioso Renger Patzsch Award 2009, istituito dal Folkwang Museum di Essen e sostenuto dalla Dietrich Oppenberg Stiftung, ed è pubblicato in un volume edito dall’editore tedesco Steidl. La mostra è stata presentata anche al MAXXI di Roma nella primavera scorsa.