I pezzi più belli di Dave Brubeck

Il leggendario compositore e pianista (quello di Take Five) è morto oggi: avrebbe compiuto 92 anni domani

Jazz Pianist Dave Brubeck shown playing at the Newport Jazz Festival August 23, 1981, Newport, RI. (AP Photo/Paul Mello)

Jazz Pianist Dave Brubeck shown playing at the Newport Jazz Festival August 23, 1981, Newport, RI. (AP Photo/Paul Mello)

Dave Brubeck, grande pianista e compositore jazz, è morto oggi a Norwalk, in Connecticut, per un attacco cardiaco. Domani avrebbe compiuto 92 anni. David Warren “Dave” Brubeck era nato a Concord, in California, e aveva iniziato a suonare il pianoforte da bambino, studiando musica classica con sua madre. Si laureò nel 1942 e durante la Seconda guerra mondiale fu inviato in Europa, dove fondò con alcuni commilitoni la Wolf Pack Band, il primo gruppo musicale dell’esercito americano composto sia da soldati bianchi che da soldati neri.

(Le copertine dei dischi di Dave Brubeck)

Nel 1951 fondò il Dave Brubeck Quartet in cui figuravano, oltre a lui al pianoforte, Paul Desmond al sassofono contralto, Bob Bates al contrabbasso e Joe Dodge alla batteria. Il quartetto ottenne presto una grande popolarità, esibendosi non solo nei club (tra cui lo storico Birdland, sulla Cinquantaduesima strada a New York) ma anche nei campus universitari, davanti ad ascoltatori giovani e più aperti alle sue innovazioni musicali. Nel 1953, con l’etichetta fondata da Brubeck, la Fantasy Records, il quartetto registrò il suo primo album, Jazz at Oberlin, uno dei primi album live della storia del jazz. Nel 1954 Brubeck diventò il primo musicista jazz dopo Louis Armstrong ad apparire sulla copertina di Time. Il magazine insieme alla sua foto annunciò “the birth of a new kind of jazz age in the U.S.“.

Nel 1956 Brubeck ingaggiò il batterista Joe Morello e nel 1959 pubblicò con il quartetto l’album Time Out, il primo della storia del jazz ad aver venduto più di un milione di copie. Time Out contiene una serie di innovazioni musicali, tra cui l’uso dei tempi dispari, molto insolito per l’epoca, e alcuni tra i pezzi più importanti della storia del jazz, diventati col tempo degli standard, tra cui Take five (scritta dal sassofonista Paul Desmond), col suo tempo in 5/4, Blue Rondo à la Turk, ispirato al movimento Rondo alla Turca della sonata per pianoforte numero 11 di Mozart e Kathy’s Waltz (ispirato dalla figlia di Brubeck, Cathy), che parte in 4/4 per poi passare al doppio valzer. Il Dave Brubeck Quartet rimase unito fino al 1967. Brubeck ha continuato a comporre e a suonare dal vivo fino ad oggi: l’ultimo concerto era in programma per il 12 dicembre a Grenoble, in Francia.

Take five

Kathy’s waltz

In your own sweet way

Blue Rondo à la Turk

The duke

foto: AP Photo/Paul Mello