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  • Giovedì 11 ottobre 2012

Il video e la storia del bambino prelevato dalla polizia a scuola

È successo a Cittadella: il tribunale lo ha affidato al padre, la madre si oppone da anni

Mercoledì sera la trasmissione Chi l’ha visto ha mostrato un video particolarmente sgradevole in cui un bambino viene prelevato contro la sua volontà da alcuni poliziotti e trascinato dentro una macchina. È successo a Cittadella, in provincia di Padova, mentre il bambino – che gridava di voler restare con la mamma – si trovava a scuola.

Mercoledì – dopo aver cercato di convincere la madre il giorno prima – il padre si è presentato a scuola accompagnato da un assistente sociale, tre agenti dell’ufficio dei minori e uno psichiatra. Ha chiesto al preside di incontrare il figlio da solo in un edificio della scuola e poi i due sono usciti insieme. All’uscita da scuola padre e figlio hanno incontrato un gruppo di parenti materni che secondo la polizia avrebbero cercato di trattenere il bambino. Il padre ha allontanato il bambino dai parenti materni ma il bambino ha cercato di opporsi. Il padre ha chiesto allora l’aiuto della polizia.

Una zia del bambino ha filmato l’accaduto e lo ha inviato a Chi l’ha visto. Nel video si sente la sua voce gridare che il bambino si stava sentendo male, non riusciva più a respirare bene e aveva bisogno di un’ambulanza. Il video è stato riproposto da programmi televisivi e giornali, provocando indignazione e preoccupazione per la violenza e mancanza di premura usata dalla polizia e dal padre del bambino. Nel frattempo sul caso è intervenuto anche il presidente del Senato Renato Schifani, che ha chiesto chiarimenti al capo della polizia Antonio Manganelli.

La mamma del bambino ha cercato di incontrare il figlio nella casa famiglia in cui è stato portato nel frattempo e ha spiegando che gli è stata diagnosticata la Sindrome di alienazione genitoriale (Pas), una malattia molto controversa teorizzata dallo psichiatra americano Richard A. Gardner che si presenta in alcuni bambini i cui genitori hanno gestito in modo conflittuale e non adeguato la separazione. «È stato portato in comunità – ha spiegato la madre – perché la Corte d’Appello di Venezia ha emesso un decreto sulla base del fatto che al bambino era stata diagnosticata la Pas. Secondo la Pas, se il bambino non viene prelevato dalla famiglia materna e resettato in un luogo neutro, come una sorta di depurazione, non potrà mai riallacciare il rapporto con il padre. Tutto questo in base ad una scienza spazzatura che arriva dall’America». Contrariamente a quanto detto dalla questura, la mamma ha raccontato che «il bambino vedeva suo padre in incontri protetti una volta alla settimana, ogni settimana. Ieri sera sono andata nella casa famiglia nella quale è stato portato mio figlio, ma mi hanno impedito di vederlo».