L’impatto sull’economia di Angry Birds

Ha provato a calcolarlo l'Atlantic a spanne e sembra costi più di 1,5 miliardi di dollari alle aziende statunitensi

Economisti, statisti, analisti e altri -isti in questi mesi stanno cercando le soluzioni migliori per uscire dalla crisi economica, provando anche a capire quali siano state le cause alla base del pasticcio in cui ci troviamo. Alexis Madrigal sull’Atlantic ha provato a calcolare l’impatto di Angry Birds, il videogioco più popolare per smartphone, sull’economia statunitense. Lo ha fatto per divertimento, più che altro, utilizzando il metodo che un paio di anni fa aveva seguito la società di consulenza Challenger, Gray & Christmas arrivando alla conclusione che il fantasy football (l’equivalente del nostro fantacalcio) costasse circa 10,5 miliardi di dollari alle aziende degli Stati Uniti.

Secondo una recente indagine, ogni giorno nel mondo vengono giocati 200 milioni di minuti di Angry Birds pari a quasi un miliardo di ore all’anno. Secondo Madrigal il cinque per cento di queste ore appartengono a persone che giocano sul posto di lavoro: circa 43 milioni di ore all’anno. Moltiplicando il dato per la paga oraria media di chi possiede uno smartphone che è pari a 35 dollari si arriva a quasi 1,6 miliardi di dollari all’anno.

Naturalmente il calcolo è molto approssimativo e si basa su alcune assunzioni che non possono essere verificate con grande precisione. Il dato del cinque per cento è basato su una stima, così come la paga oraria di chi possiede uno smartphone.

Ho dovuto scegliere un numero, quindi ho sostanzialmente suddiviso gli statunitensi in quattro categorie: quelli che guadagnano 30mila, 50mila, 75mila e 100mila dollari all’anno. Poi ho calcolato la paga oraria per questi gruppi (guadagno annuo/52/40) e ho fatto una media pesata sulla base dell’uso degli smartphone in queste categorie. La paga oraria di 35 dollari è comparabile con quella di 38 dollari calcolata da Challenger, Gray e Christmas. Ma si tratta comunque di una approssimazione. Mettiamola in questo modo: penso che la stima sia corretta nel suo ordine di grandezza, ma non nei dettagli.