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  • Lunedì 20 settembre 2010

Tulliani ha affittato la casa di Montecarlo a se stesso?

Un documento sembra mostrare come la società offshore che ha comprato la casa faccia riferimento a Tulliani

aggiornamento: secondo alcuni quotidiani, il documento pubblicato sabato dal Giornale non sarebbe il contratto d’affitto ma una sua trascrizione sul registro pubblico. Sul contratto vero – arrivato in queste ore da Montecarlo alla procura di Roma – le firme sarebbero distinte.

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La cosa strana della storia di Fini e della casa a Montecarlo è che per un certo periodo di notizie ce ne sono state poche, eppure la stampa e la politica si occupavano molto delle accuse spesso pretestuose rivolte al presidente della Camera dal Giornale. Ora invece che ci sono elementi nuovi, concreti e probabilmente decisivi, la storia è limitata a qualche trafiletto, e i finiani non smentiscono nemmeno più le cose pubblicate dal Giornale.

Riassunto delle puntate precedenti: AN nel 1999 riceve in eredità da una sua sostenitrice, la contessa Colleoni, una casa a Montecarlo. AN vende la casa nel 2008 per 300 mila euro, ma il Giornale sostiene che nel corso degli anni AN avrebbe ricevuto e rifiutato offerte superiori al milione di euro, più vicine al valore di simili immobili, e offre varie testimonianze a riguardo. La casa viene venduta a una società offshore dai titolari misteriosi, la Printemps Ltd, e viene poi ceduta alla Timara Ltd, che ha gli stessi titolari misteriosi. Pochi mesi fa il Giornale scopre che nella casa vive in affitto a Giancarlo Tulliani, fratello di Elisabetta Tulliani e cognato del presidente della Camera. Fini ha detto che gli acquirenti dell’immobile furono presentati ad AN dallo stesso Tulliani. La procura di Roma ha aperto un’inchiesta contro ignoti per appropriazione indebita e truffa aggravata, in seguito alla denuncia presentata da due esponenti della Destra, il partito di Francesco Storace. La denuncia ha a che fare col fatto che il testamento della contessa donava gli immobili a Fini “per la buona battaglia”, che i due esponenti della Destra considerano tradita dalla svolta politica intrapresa da Fini negli ultimi anni.

Sabato scorso il Giornale ha pubblicato il contratto d’affitto della casa di Montecarlo, facendo notare che la firma del locatore e la firma del locatario sono identiche: come se qualcuno quindi avesse affittato a se stesso. Lo stesso contratto però riporta che il locatore è la società Timara Ltd e il locatario è Giancarlo Tulliani, e questo è un elemento a favore della tesi per cui dietro i misteriosi titolari della società offshore. Oggi il Giornale pubblica un altro documento, stavolta una lettera dell’amministratore di condominio, indirizzato alla società offshore Timara Ltd, proprietaria della casa. E tra parentesi, accanto a Timara Ltd, appare il nome “Mr. Tulliani”.

La comunicazione dell’amministratore è solo l’ultima briciola di pane di un sentiero che per Pollicino Tulliani non è affatto sicuro. Gli indizi, infatti, sembrano portare alla conclusione che Tulliani sia tutto tranne che uno sconosciuto per la Timara, sempre che il «cognato» di Fini non si identifichi del tutto con la società caraibica. […] Timara e Tulliani sono dunque la stessa cosa? Alla domanda posta dal Giornale, che si è anche sforzato di immaginare ipotesi alternative su quelle firme gemelle, nessuno ha replicato. Non Tulliani, non i suoi avvocati, non la Timara, nemmeno un terzo, ipotetico autore delle firme sul contratto. Silenzio assenso?

Intanto la procura di Roma ha ricevuto da Montecarlo i dati della compravendita dell’immobile, che però sarebbero incompleti: gli inquirenti richiederanno quindi presto un’integrazione.