iSchool, la scuola sta cambiando (e da oggi io torno in classe con 140 mila studenti)

Oggi comincio un corso davvero speciale: è il corso di Introduzione all’Intelligenza Artificiale dell’università di Stanford. Mi sono iscritto a fine agosto dopo aver letto la storia sul New York Times: allora gli iscritti erano 58 mila. Oggi che si parte, sono oltre 140 mila. E’ l’esperimento più avanzato di istruzione di qualità online e oggi ne parlo su Repubblica raccontando anche la bella storia di Kahn Academy per cercare di capire come la rete possa cambiare in meglio il settore cruciale di qualunque società che voglia avere un futuro: l’istruzione appunto.
Ma su Repubblica ho avuto anche l’occasione di citare quelle che secondo me sono le iniziative italiane con più possibilità di cambiare davvero la scuola. La prima è OIL Project, chi segue il Post la conosce bene perché le lezioni di attualità vanno in streaming anche qui. Dalla settimana prossima la piattaforma di Marco De Rossi punta a diventare il luogo dove i docenti possono caricare le rispettive lezioni per creare un grande catalogo di sapere condiviso, gratuito e facilmente accessibile. Mi piacerebbe molto che la cosa funzionasse.
La seconda iniziativa è firmata dalla casa editrice Garamond, specializzata in editoria digitale per l’istruzione e la didattica. Da tempo il suo direttore Agostino Quadrino è in polemica con i grandi editori di libri scolastici e con il fatto che non si passi davvero ad avere libri di testo scaricabili da Internet come promesso nel 2008 e sancito da relativa legge. Per questo ha lanciato una piattaforma dove i docenti possono caricare i loro libri di testo e gli strumenti didattici che usano.

Avendo fatto questa scelta, so di aver lasciato fuori tante altre iniziative importanti in corso (su tutte la WIILD, la lavagna multimediale interattiva in ambiente Linux attivata hackerando un controller della Wii). Ma questo della scuola è uno dei temi che più mi sta a cuore. Mi piacerebbe continuare a parlarne, raccogliere storie e poi organizzare un grande momento di comunicazione e di progettazione…

Buona conversazione se vorrete.

Riccardo Luna

Giornalista, sono stato il primo direttore dell'edizione italiana di Wired e il promotore della candidatura di Internet al Nobel per la Pace. Su Twitter sono @riccardowired Per segnalare storie di innovatori scrivetemi qui riccardoluna@ymail.com. La raccolta dei miei articoli per Wired è un social-ebook scaricabile da www.addeditore.it.