Carnevale della Matematica #74

canta gorgheggiando
(Poesia gaussiana)

[logo]

Benvenuti all’edizione numero 74 del Carnevale della Matematica! Il tema (teorico, come sempre) del mese era “la matematica che vorresti vedere insegnata a scuola” ed era un tranello. Perché mai qualcuno dovrebbe scrivere sul proprio blog di matematica che non vorrebbe venisse fatta a scuola? Solo per avere l’esclusiva dei post?

Prima di iniziare con i contributi, però, vediamo qualche proprietà del numero 74. Esiste un modello di nave a vela molto diffuso nel XVIII secolo che si chiama settantaquattro, perché la struttura di base ha 74 cannoni… ma qui siamo parecchio fuori tema. In chimica il 74 è il numero atomico del tungsteno (detto anche wolframio, il che ci dà una tenuissima connessione con la matematica); in aritmetica è un numero (molto) difettivo, un semiprimo perché si scompone come prodotto di due primi e un numero nontotiente (cioè non esiste nessun intero n per cui &phi(n)=74).

Ciancio alle bande, insomma, e vediamo che cosa ci è giunto. Andrea, di Science4Fun, si mette a fare le pulci alle Iene, che in occasione delle elezioni europee hanno fatto un controsondaggio con numeri un po’ strani. Il post è Elezioni, informazione e dati spazzatura…e se avessero votato tutti gli Italiani?.

Spartaco Mencaroni dice invece che il Direi che il Coniglio Mannaro ha sviluppato al contrario! Il suo racconto Polvere rossa “è esattamente ciò che NON vorremmo dalla scuola. Che chiudesse la mente, oscurasse la luce, nascondesse la verità: anche quando è dura, da digerire.”

I Rudi Mathematici hanno un’ottima messe di materiale. (1) Il PM del Capo dal nome sibilllino “Ζ” (non si vede, ma quella zeta è greca); (2) Un Quick&Dirty che ha fatto litigare e giocare i loro lettori per un sacco di tempo con gettoni colorati che si vedono (o no): Gettoni sul reticolo; (3) La soluzione del problema del mese, Analogie per strategie; (4) Un compleanno, 10 Giugno 1887 – Buon Compleanno, Vladimir Ivanovich! (ma il titolo originale era “La compagnia del Ginnasio”), che celebra tanti matematici in una volta sola. Inoltre, e a loro detta è un miracolo, dopo tanto tempo Rudi Mathematici (con l’acca) numero 185 è uscito nella prima settimana del mese. (e non sapete che hanno anche scritto un ebook? proseguite con la lettura!)

Annalisa Santi, nel suo blog Matetango, scrive Matematica……..ma quale?, in cui si chiede cosa si possa fare per migliorare l’insegnamento della matematica nella scuola secondaria: secondo lei occorre giungere a una matematica in cui il “far di conto” venga finalmente considerato solo uno strumento per “far di matematica”.

Il “traditore” Roberto Zanasi ci segnala Sensori in tasca: un “post fisico”, come ci dice, nel quale però si può trovare una bella sinusoide, trovando conferma
del fatto che ogni tanto la fisica funziona 🙂

Paolo Alessandrini, Mr Palomar, continua invece la presentazione dei premi Turing: James H Wilkinson, che studiò la stabilità delle soluzioni numeriche alle equazioni (forse non lo sapete, ma tra il dire matematico e il fare informatico c’è di mezzo un mare di errori di arrotondamento); e John McCarthy, che ha fatto di tutto: dal Lisp agli algoritmi di garbage collection.

Dioniso, sfruttando l’occasione di un corso che avrebbe tenuto a Mumbai, ha invece pensato per una volta di non parlare di matematica degli antichi greci quanto di matematica indiana, in La matematica degli Hindu: Śulbasūtra, influenze greche e zero posizionale.

Dicevo che il tema di questo mese non era poi da prendere sul serio? Leonardo Petrillo ha pensato bene di seguirlo alla lettera! Ha così realizzato un racconto, intitolato “Il prof. Merlino e le meraviglie della matematica”, diviso in quattro parti. La prima introduce la figura del prof. Merlino, contrapponendola a quella del collega Trinciamucche (ottimo emblema di ciò che un insegnante NON dovrebbe essere). La seconda è focalizzata sul calcolo combinatorio e sulla sua presenza nel videogame Diablo 3. La terza si incentra sul concetto di probabilità, con diversi collegamenti multidisciplinari. La quarta ed ultima parte si concentra sul tema della velocità.

le incombenze di fine anno scolastico, il caldo, le cavallette, il terremoto hanno limitato la produzione di Popinga a un solo post: Il mirabile birapporto, grandezza che merita di essere conosciuta in quanto è uno strumento importante in geometria, possedendo il grande merito di essere invariante rispetto a proiezioni arbitrarie.

Jean Morales, nel suo Con le mele | e con le pere, ci presenta due contributi: Non confondere il movimento con il progresso, in cui una passeggiata aleatoria, costituita da sei possibili movimenti compositi tutti ugualmente inconcludenti, presenta un gran numero di possibili variazioni; e Triangolo al settimo cielo, in cui descrive una particolare trasformazione applicabile a un triangolo qualsiasi e pone una domanda connessa con l’applicazione ripetuta di questa trasformazione.

Gianluigi Filippelli ci parla infine del dilemma di Tarzan: in un articolo uscito a fine 2013 veniva proposto un semplice dilemma: Tarzan deve superare una pozza di sabbie mobili e ha a disposizione una liana. Quando deve staccarsi da essa per superare la pozza? Per risolvere il dilemma sono necessarie conoscenze di fisica, matematica e informatica per un compito decisamente multidisciplinare.

Post scriptum: Annarita Ruberto ci manda i link a due post: un’animazione che mostra tre curve al prezzo di una, Cardioide, Deltoide E Cicloide: Tre Curve In Una Unica Animazione, e il link a un articolo di Aldo Bonet, Il Diagramma Di Argilla: L’Alba Del Pensiero Scientifico. Da Maddmaths! arrivano invece Lavorare meglio matematicamente … con tutta la vita davanti, che parla di Optit, uno spin-off dell’Alma Mater, Università di Bologna specializzato in Ottimizzazione Matematica e Ricerca Operativa, e del suo apprezzatissimo software per l’ottimizzazione della gestione delle risorse di un Customer Contact Centre di una grande “multi-utility”; e O come Omogeneizzazione da l’Alfabeto della matematica. Sapevate che il materiale Gore-Tex è solo uno dei tanti miracoli dell’omogeneizzazione matematica?

Ah sì, ci sarei anch’io. Innanzitutto metto il cappellino di curatore della collana di ebook #40kmate e ricordo che è uscito Di 28 ce n’è 1, il libro dei Rudi Mathematici (ve l’avevo detto che ne avrei parlato in seguito, no?) La mia recensione è qui. Per il resto, qui sul Post ho raccontato in Euclide e l’infinità dei numeri primi di come non è vero che Euclide ha dimostrato che ci sono “infiniti” numeri primi, e non è nemmeno vero che ha fatto una dimostrazione per assurdo, e in Geometria a pallini ho fatto notare che punto, retta e piano non sono concetti così naturali da non poter essere pensati in maniera diversa. C’è anche una pillola, Per i diversamente matematici, in cui mi chiedo (senza avere avuto risposte) se nel mio Matematica e infinito sono stato davvero così poco chiaro. Ho poi scritto in un mio blog poco conosciuto STRAFALCIONI: Virata a 360 gradi. Chi glielo dice al direttore di Quattroruote che con una virata a 360 gradi non si fa molto? Nelle Notiziole ho le mie solite recensioni: L’America dimenticata, con annessa diatriba con Lucio Russo (che continua anche su Maddmaths!); e se volete La scienza dal giocattolaio, visto che alcuni dei “giochi scientifici” sono in fin dei conti matematici. Ho sparato sulla crocerossa in Scalfari e le percentuali, due concetti in antitesi tra loro; infine nella colonna “matematica light” parlo di Palindromi con le operazioni, mostrando un esempio di operazione che può essere letta da sinistra a destra o da destra a sinistra.

Ricordo infine che la prossima edizione del Carnevale (nome in codice: “tra i cespugli, il merlo tra i cespugli”), la numero 75, sarà ospitata da Dioniso il 14 luglio prossimo.

Maurizio Codogno

Matematto divagatore; beatlesiano e tuttologo at large. Scrivo libri (trovi l'elenco qui) per raccontare le cose che a scuola non vi vogliono dire, perché altrimenti potreste apprezzare la matematica.