Dieci impressioni iniziali su iPad 2

L’iPad prima serie aveva una unica piccola discontinuità visiva nella cornice, quella del tasto home. L’iPad nuovo, almeno quello bianco, ne ha due, simmetriche: il tasto home, bianco su sfondo bianco e la piccola macchia, rotondeggiante ma nera, della fotocamera. Risultato: quando l’iPad è tenuto orizzontale (nel mio caso nella maggioranza dei casi) se cerco di chiudere un programma spingo ogni volta la lente della videocamera al posto del tasto apposito.

La batteria apparentemente dura come la vecchia. Cioè molto. C’era qualche timore al riguardo visto che la nuova cpu è dual core. La spiegazione è probabilmente dovuta al fatto che il nuovo iPad ha una batteria molto più grande della precedente.

Smart cover è un accessorio molto in stile Apple. È affascinante come solo i giocattoli riescono ad essere. Si passa molto tempo a sperimentare l’aggancio-sgancio magnetico della cover dal tablet. Click-Clack, aggancio avvenuto perfettamente. Wow. Così per un numero indefinito di volte. Per molto tempo si resta poi ad osservare lo schermo che si rianima quando solleviamo il piccolo lembo della cover e che si spegne immediatamente quando lo abbassiamo. RiWow. Poi, quando ci si è un po’ abituati ai piccoli fuochi artificiali della mela, la crudele realtà si materializza davanti agli occhi. Smart cover è un oggetto molto figo, che funziona perfettamente come stand per scrivere o per mantenere l’iPad in verticale ma che protegge pochissimo il costoso oggetto. Il nuovo iPad è scivoloso come una saponetta e la cover di Apple protegge lo schermo ma lascia comunque la superficie posteriore esposta ad intemperie e graffi. Così molte aziende stanno iniziando a commercializzare custodie per iPad che contengano la tavoletta con la sua cover d’ordinanza montata. Due complicazioni al posto di una al doppio del prezzo.

La videocamera ha caratteristiche tecniche sufficienti per utilizzare Skype o FaceTime o per girare brevi filmati a 720p impugnando la mattonella in plastico stile handycam.

La fotocamera è come se non ci fosse, tanto sono scadenti le foto che è possibile scattare.

I cento grammi di peso in meno, su una macchina molto più sottile, si sentono tutti.

Rispetto al vecchio modello la maggior potenza del processore si nota soprattutto nella navigazione web e nella consultazione di quotidiani e settimanali in PDF: tutto più veloce, specie lo zooming. Anche i crash delle applicazioni editoriali mi sembrano complessivamente diminuiti. Per il resto non ho notato grandi differenze con il modello precedente. Ma sui giochi è più pratica mia figlia.

La qualità dell’audio dei piccoli altoparlanti è sensibilmente migliorata. Ma ancora inadatta all’ascolto di Gustav Mahler.

La vecchia dock non si adatta bene al nuovo iPad. Quella nuova (sostanzialmente un pezzo di plastica) costa, esattamente come la vecchia, 29 euro sul sito Apple o nei migliori negozi. A me 29 euro moltiplicato per due volte mi sono parsi un po’ troppi. Così con 5 dollari (a patto che siate disposti ad aspettare) se ne acquista una perfettamente identica su un qualsiasi store cinese.

Bianco è molto più bello che nero.

Se avete iPad1 non mi pare ci siano grandi ragioni per passare alla nuova versione. A meno che non siate dei fanatici delle videochiamate. Se siete già passati ad iPad2 fate finta che non abbia detto niente.

Massimo Mantellini

Massimo Mantellini ha un blog molto seguito dal 2002, Manteblog. Vive a Forlì. Il suo ultimo libro è "Dieci splendidi oggetti morti", Einaudi, 2020