Piccole balle esemplari

La Columbia Journalism Review ha fatto una paziente indagine su come sia arrivata sui grandi giornali (in questo caso pure alcuni americani, oltre che naturalmente gli italiani) la bufala sulla squadra dei Golden State Warriors che aveva rifiutato un invito alla Casa Bianca. La morale della favola è che tutto è cominciato per un tuttora inspiegato tweet di un consulente finanziario (noto per certe sue collaborazioni televisive sui suoi temi) che una serie crescente di giornalisti ha preso sul serio.
L’articolo è interessante e saggio nel mostrare come stavolta siano saltate tutte delle garanzie e verifiche che per il giornalismo serio americano continuano ad essere ritenute fondamentali, malgrado casi come questo: ma il dato interessante da qui è che la Columbia Journalism Review non dice quindi “è colpa di internet” (anzi, se ne frega, di fare riflessioni sulle bufale su internet), ma l’articolo e il suo titolo sono sul fatto che “i media devono imparare a giocare meglio” (c’è un gioco di parole sul basket) e sul fatto che la responsabilità delle notizie false pubblicate sui giornali sia dei giornalisti, alla fine.

“The larger issue is, what responsibility do all of us have when we pass along a rumor that turns out to not be true?” Tompkins says. “I think there’s a moral issue there. … This was a small story, but it’s like the canary in the coal mine. If it will happen on something small, it can happen on something bigger.”

Luca Sofri

Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).