“4:44” di Jay Z è diventato disco di platino senza vendere una copia, in pratica

Nel pomeriggio di mercoledì 5 luglio, il rapper americano Jay Z ha pubblicato una foto che celebrava la certificazione del suo ultimo disco 4:44 come disco di platino, il riconoscimento dato dalla Recording Industry Association of America (RIAA) ai dischi che vendono un certo numero di copie fisiche o digitali e ottengono un certo numero di streaming. Nello specifico, per il disco di platino, si parla di un milione di “unità”, dove un’unità corrisponde a dieci download di canzoni, e un download di canzone equivale a 150 streaming: 1.500 streaming di una canzone equivalgono quindi a un disco venduto. 4:44 è uscito venerdì scorso, e in molti sono stati sorpresi dal fatto che fosse diventato disco di platino in soli cinque giorni, soprattutto perché per ora lo si può ascoltare legalmente soltanto su Tidal, il servizio di streaming musicale di Jay Z che ha molti meno iscritti dei concorrenti Spotify e Apple Music.

Ma Variety ha scoperto che la foto twittata da Jay Z, in cui compare insieme al CEO della RIAA Cary Sherman è stata scattata prima ancora che il disco uscisse. Il motivo, ha scoperto Variety, è che per certificare il disco di platino sono stati contati i download frutto di una collaborazione tra Jay Z e Sprint, una società di telecomunicazioni che ha comprato in anticipo moltissime copie digitali di 4:44 da distribuire gratuitamente ai suoi clienti. Il conteggio per la certificazione di 4:44 ha tenuto conto anche degli straming su Tidal, ma una fonte definita a conoscenza dei fatti ha detto a Variety che i download di Sprint bastavano da soli ad ottenere il riconoscimento. Senza i download di Sprint, le canzoni del disco avrebbero dovuto essere riprodotte in streaming 1,5 miliardi di volte in 5 giorni.

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