Emma Stone vuole essere chiamata “Emily”

Ossia il suo vero nome, che cambiò nel 2004 per via di un problema burocratico: lo ha detto in una recente intervista

(Dimitrios Kambouris/Getty Images)
(Dimitrios Kambouris/Getty Images)

Il 24 aprile il sito della rivista di cinema Hollywood Reporter ha pubblicato un’intervista agli attori Emma Stone e Nathan Fielder, protagonisti della serie tv The Curse. Racconta di una coppia di influencer del New Mexico che viene coinvolta in un programma televisivo e nella costruzione di un quartiere di lusso in un’area fino a quel momento sconosciuta ai più.

Rispondendo alle domande del giornalista Seth Abramovitch, Fielder ha rivelato un dettaglio poco conosciuto di Stone, ossia che sul set di The Curse tutti si riferivano a lei utilizzando il suo nome di battesimo, ossia Emily.

Stone ha raccontato che cominciò a farsi chiamare “Emma” nel 2004, quando lasciò Scottsdale, la città dell’Arizona in cui nacque nel 1988, per trasferirsi a Los Angeles: decise di farlo perché il nome “Emily” era già stato registrato da un’altra attrice iscritta al suo stesso sindacato, il Sag-Aftra (Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists).

Stone ha aggiunto che, anche se è ormai conosciuta in tutto il mondo come Emma, da almeno un paio d’anni ha chiesto alle persone che lavorano con lei di chiamarla Emily. Ha aggiunto scherzosamente che, per facilitarsi la vita ed evitare incomprensioni, Fielder preferisce utilizzare l’abbreviativo “Em”.

Quando Abramovitch le ha chiesto come reagirebbe se un fan la chiamasse Emily in pubblico, Stone ha risposto che apprezzerebbe, e più in generale che preferirebbe che le persone che frequenta abitualmente utilizzassero sempre il suo vero nome.

«Sarebbe così bello. Vorrei essere chiamata Emily».

Stone ha 35 anni e da almeno una decina è considerata una delle attrici più talentuose della sua generazione, apprezzata in particolare per una grande versatilità che le permette di adattarsi a produzioni diversissime per budget e pubblico di riferimento. Ha recitato in blockbuster, musical, film drammatici e autoriali, commedie disimpegnate, film di supereroi, e serie tv di larghissimo seguito, distinguendosi in tutti i casi per la tridimensionalità e lo spessore che è in grado di conferire ai personaggi che interpreta.

A marzo ha vinto l’Oscar come miglior attrice protagonista per la sua interpretazione in Povere creature!, film del regista greco Yorgos Lanthimos: aveva già ottenuto questo riconoscimento nel 2017, quando era stata premiata per la sua interpretazione nel musical La La Land.

In The Curse Stone interpreta Whitney Siegel, una donna profondamente ambigua rispetto al proprio desiderio di fama e ricchezza e allo stesso tempo rispetto alla consapevolezza di star agendo in modo meschino ed eticamente discutibile, ma anche nel rapporto col marito inetto e sessualmente poco prestante.

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