È morto a 27 anni Patrick Day, il pugile in coma da sabato dopo essere stato messo al tappeto in un incontro

Patrick Day, 3 marzo 2018 (Edward Diller/Icon Sportswire
Icon Sportswire via AP Images)
Patrick Day, 3 marzo 2018 (Edward Diller/Icon Sportswire Icon Sportswire via AP Images)

Mercoledì è morto il pugile statunitense Patrick Day. Aveva 27 anni ed era in coma da sabato notte, quando era stato messo al tappeto dal suo avversario Charles Conwell in un incontro di pesi superwelter alla Wintrust Arena di Chicago, in Illinois. Al decimo round Day aveva battuto la testa e aveva perso conoscenza; le sue condizioni erano apparse subito gravi ed era stato portato in ospedale.

Lunedì Conwell aveva pubblicato su Instagram una lettera aperta rivolta a Day, in cui diceva che non voleva fargli del male, che continuava a rivivere la scena in continuazione e che aveva pensato di abbandonare la boxe.

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Day, scrive il New York Times, è il terzo pugile professionista a morire quest’anno dopo un trauma cranico sul ring. Queste morti hanno portato molti a preoccuparsi del benessere dei pugili, che spesso arrivano agli incontri disidratati per avere il giusto peso; secondo i medici, la disidratazione può causare danni importanti agli organi vitali e abbassa le difese del cervello in caso di trauma.