La sorella del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman è stata condannata per avere ordinato il sequestro e il pestaggio di un idraulico a Parigi

L'avvocato della principessa Hassa bint Salman, Emmanuel Moyne, al tribunale di Parigi (AP Photo/Thibault Camus)
L'avvocato della principessa Hassa bint Salman, Emmanuel Moyne, al tribunale di Parigi (AP Photo/Thibault Camus)

La 43enne principessa saudita Hassa bint Salman, sorella del potente principe ereditario Mohammed bin Salman, è stata condannata a 10 mesi di carcere con sospensione condizionale della pena a causa di un episodio accaduto nel settembre 2016 nel suo appartamento di lusso a Parigi. Salman è stata ritenuta colpevole di avere ordinato alla sua guardia del corpo di picchiare e umiliare un idraulico egiziano che era stato chiamato per aggiustare un problema con il lavandino del bagno.

La principessa saudita si era infuriata perché l’idraulico, di nome Ashraf Eid, aveva scattato delle fotografie del bagno nelle quali si vedeva anche l’immagine della donna riflessa nello specchio: secondo Hassa bint Salman, l’intenzione di Ashraf Eid era vendere le foto. La principessa aveva quindi ordinato alla sua guardia del corpo di picchiare l’uomo, costringendolo tra le altre cose a baciarle i piedi. L’uomo era stato poi trattenuto nell’appartamento contro la sua volontà per diverse ore. Hassa bint Salman, verso cui era stato emesso un mandato di arresto internazionale da parte della Francia, è stata condannata in contumacia. Ora si trova in Arabia Saudita.