Il comune di Genova si è offerto di ospitare la finale di Copa Libertadores tra River Plate e Boca Juniors

(LaPresse/Tano Pecoraro)
(LaPresse/Tano Pecoraro)

Il consigliere delegato allo Sport del comune di Genova, Stefano Anzalone, ha inviato una lettera ai presidenti delle squadre di calcio argentine di River Plate e Boca Juniors per offrire la disponibilità della città a ospitare allo stadio Luigi Ferraris la finale di ritorno di Copa Libertadores, prevista nel fine settimana ma rinviata per disordini. Nella lettera si legge: «Saremmo molto orgogliosi di ospitare due club importanti come Boca Juniors e River Plate nella nostra città, accogliendoli in quella che, per certi versi, rappresenta anche la loro prima casa. Si tratterebbe anche di un’ulteriore occasione per dare visibilità internazionale a Genova in questo momento di difficoltà e per rinnovare il profondo senso di amicizia che storicamente ci unisce a quelle società». Boca e River sono state fondate infatti più di un secolo fa a Buenos Aires da immigrati provenienti dalla Liguria: nel caso del Boca addirittura da cinque amici genovesi, ai quali si deve l’attuale soprannome della squadra, gli “Xeneizes”.

I presidenti delle due squadre di Buenos Aires si riuniranno domani con i dirigenti della CONMEBOL — la confederazione calcistica sudamericana — per stabilire una nuova data per la finale di ritorno, che domenica sera è stata rinviata a data da destinarsi dopo che il Boca Juniors si era rifiutato di giocare. La finale, originariamente prevista per sabato pomeriggio, era stata rimandata una prima volta a domenica sera per i disordini avvenuti fuori dallo stadio Monumental di Buenos Aires, nei quali erano stati feriti giocatori e accompagnatori del Boca Juniors. La finale di andata si era giocata invece due settimane prima nello stadio del Boca Juniors e si era conclusa in parità con il risultato di 2-2.