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  • Venerdì 2 febbraio 2018

Il controverso candidato del M5S a Roma

Si chiama Emanuele Dessì, è nel listino del proporzionale al Senato e da giorni è al centro di critiche e vicende poco chiare

Una foto tratta dal profilo Facebook del candidato M5S al Senato Emanuele Dessì, Roma, 30 gennaio 2018 (ANSA)
Una foto tratta dal profilo Facebook del candidato M5S al Senato Emanuele Dessì, Roma, 30 gennaio 2018 (ANSA)

Da qualche giorno sui giornali italiani si parla di Emanuele Dessì, candidato con il Movimento 5 Stelle al Senato nel listino proporzionale del collegio Lazio 3 e considerato vicino alla deputata del Movimento Roberta Lombardi, candidata alla presidenza della Regione Lazio alle prossime elezioni. Dessì ha 54 anni, risulta avere degli incarichi in due società ed è stato consigliere comunale a Frascati dal 2014 fino allo scioglimento del municipio deciso due anni dopo. Se il 4 marzo il Movimento Cinque Stelle otterrà almeno il 27 per cento, è praticamente certo che Dessì entrerà in Senato. I motivi per cui negli ultimi giorni si parla di lui sono sostanzialmente tre: un video in cui lo si vede insieme a un membro del clan di Ostia degli Spada, un post su Facebook in cui si vanta di aver «menato un ragazzo rumeno» e l’affitto irrisorio della casa popolare che gli è stata assegnata.

Le polemiche sono iniziate martedì, quando il consigliere regionale del Lazio del PD Eugenio Patanè ha trovato e pubblicato su Facebook un video del 2014 per promuovere i candidati del Movimento 5 Stelle a Frascati, in cui si vede Dessì in palestra con Domenico Spada. L’uomo è soprannominato “Vulcano” ed è un esponente del clan di Ostia, arrestato nel novembre del 2014 e condannato nel 2016 a sette anni e mezzo di carcere per estorsione e usura.

Dopo le polemiche seguite alla diffusione del video, Dessì ha spiegato: «Facevo il pugile e insegnavo pugilato, e ovviamente frequentavo le palestre, anche quella in cui si allenava Domenico Spada. Lo stesso [Spada] che nello stesso periodo veniva insignito del ‘Collare d’Oro’ proprio da un eminente rappresentante del PD come Graziano Delrio, con tanto di cerimonia e foto che immortalano assieme l’attuale ministro dei Trasporti e Domenico Spada». Il collare d’oro al merito sportivo è la massima onorificenza conferita dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano e nel 2013 venne effettivamente premiato anche Domenico Spada, Campione Mondiale 2012 WBC Pesi Medi.

Emanuele Dessì ha poi aggiunto: «Dopo l’avvio dell’indagine, avvenuta successivamente, nel 2015, chiaramente non c’è stato più alcun rapporto, neanche sportivo. Il PD è sceso veramente in basso e si vede che il MoVimento nel Lazio fa paura a Zingaretti e a tutti i suoi accoliti. Non ultimo Patanè, che viene citato nelle carte dell’inchiesta su mafia capitale».

Negli stessi giorni in cui si parlava del video, sulla pagina Facebook di Dessì è stato trovato un suo post datato 26 ottobre 2015 in cui si vanta di aver «menato un ragazzo rumeno», che secondo lui gli aveva rivolto delle «offese gratuite nella sua lingua madre».

Nelle ultime ore si sta infine parlando della casa popolare in cui vive Dessì a Frascati e per la quale paga un affitto annuale pari a 93 euro, meno di 8 euro al mese. Ieri la trasmissione tv Piazza Pulita ha mandato in onda un servizio in cui si dice che Dessì vive in un appartamento di proprietà dell’Ater – l’azienda comunale che si occupa dell’edilizia popolare – che gli è stato assegnato dal comune di Frascati. Nel servizio, il giornalista di Piazza Pulita ha incontrato Dessì per la strada e gli ha chiesto spiegazioni. Lui ha detto di non avere reddito: «Ho una casa popolare perché sono una persona povera, perché il mio lavoro non mi porta reddito, non ho conto in banca, non ho auto».

Secondo il registro delle imprese consultato dal giornalista di Piazza Pulita, Dessì risulta invece avere incarichi in due diverse società: è amministratore unico di Nalia S.R.L. ed è membro del consiglio direttivo del Consorzio Internazionale Magnum Auxilium (CIMA), che si occupa di traslochi. Secondo Repubblica, che ha fatto ulteriori approfondimenti su Dessì, è vero che il reddito di Dessì è pari a zero e che questo gli ha consentito di ottenere una casa popolare a quel canone, ma anche che quel contratto di locazione gli sia stato «trasmesso quasi per via ereditaria»: «inizialmente intestato alla nonna che lì viveva con la figlia, ossia sua madre, è poi passato a Dessì come se non si trattasse di un bene pubblico, ma di una proprietà privata».

Nel servizio di Piazza Pulita si fa infine riferimento a una frase che Dessì avrebbe pronunciato in consiglio comunale a Frascati, quando era consigliere di minoranza: intervenendo in aula sulle rette degli asili nido, Dessì avrebbe ammesso di essere un evasore fiscale. Quando nel servizio gli viene chiesto conto della sua dichiarazione, lui ha risposto: «Quella era una discussione che lei non ha seguito».

Dopo la pubblicazione del video con Domenico Spada, diversi esponenti del Movimento 5 Stelle avevano difeso Dessì spiegando che anche il ministro Delrio aveva incontrato il pugile e che quindi Dessì non doveva dimettersi. Dopo la notizia della casa popolare, però, sia Alessandro Di Battista che Roberta Lombardi hanno chiesto di fare chiarezza: «Credo sia dovere indagare a proposito dell’affitto, bisogna andare a fondo», ha detto Di Battista. E Lombardi: «Stanno emergendo opacità che il M5S non può accettare. Per quanto mi riguarda la trasparenza vale più di ogni cosa».