L’avvocato di uno degli indagati per il rapimento della modella inglese a Milano dice che potrebbe essere stata una trovata pubblicitaria

(ANSA/ TV FRAME DA TG1 RAI)
(ANSA/ TV FRAME DA TG1 RAI)

L’avvocato di Michal Herba, fratello dell’uomo detenuto in Italia perché accusato di avere rapito lo scorso luglio a Milano la modella inglese Chloe Ayling, protagonista di un caso apparentemente incredibile, piuttosto controverso, e molto raccontato sui giornali italiani, ha detto che l’intera storia potrebbe essere stata una trovata pubblicitaria. L’avvocato, parlando durante il processo di estradizione a carico di Michael Erba, che si trova in Regno Unito e che le autorità italiane vogliono perseguire, ha detto: «C’è il vero rischio che tutto il caso sia una farsa. La stessa querelante [Ayling, ndr], sembra si fosse fatta pubblicità in passato sfruttando il fatto che fosse vicina all’attentato terroristico avvenuto sugli Champs Èlysées [lo scorso aprile, ndr]».

Quest’ultimo dettaglio si riferisce al fatto che Ayling si fece effettivamente intervistare il giorno dopo l’attentato da un giornale scandalistico. L’avvocato di Herba, per sostenere la sua teoria, ha poi citato il fatto che Ayling e il suo presunto rapitore erano stati fotografati mentre acquistavano un paio di scarpe in un negozio di Milano, «una situazione molto anomala per un ostaggio». Michal Herba, che è stato fermato dopo un mandato d’arresto internazionale, è accusato di aver collaborato con suo fratello Lukasz e altre persone nel rapimento. Il giudice britannico che si occupa del caso ha detto che le tesi sostenute dall’avvocato di Michal Herba si basano su informazioni circolate sui giornali, e che non provano la teoria della trovata pubblicitaria.