Si può allungare davvero il pene?

È un messaggio di spamming così ricorrente da essere diventato quasi leggendario, ma è quasi sempre una bufala: una breve guida

C’è una cosa che accomuna gli account di posta elettronica di tutto il mondo: le email di spamming che consigliano soluzioni e aggeggi miracolosi per ottenere l’allungamento del pene. È probabile che “Enlarge your penis” (“ingrandisci il tuo pene”, in italiano) sia l’oggetto più usato di sempre nelle email, al punto da essere diventato una locuzione quasi leggendaria e che da sola identifica lo spamming, cioè la pratica di inviare miliardi di messaggi di posta indesiderati nella speranza che qualcuno clicchi sui loro link e finisca col comprare strani farmaci (che spesso non lo sono) o prodotti di vario tipo. Ma è davvero possibile aumentare la lunghezza del pene in modo permanente?

Sono state sperimentate soluzioni di diverso tipo per allungare il pene, da tecniche manuali a interventi chirurgici, con risultati alterni che finora non hanno mai portato a formalizzare trattamenti medici veri e propri, affidabili a sufficienza. Alcune soluzioni, come quelle proposte nello spamming, sono quasi sempre bufale e non portano ad alcun successo.

A oggi, nella limitata letteratura scientifica sull’argomento, non ci sono prove convincenti circa l’efficacia dei metodi non chirurgici per allungare il pene, o per aumentarne la larghezza o migliorare l’erezione. I sistemi proposti, quasi sempre rimedi fai-da-te e non consigliati dagli specialisti, prevedono l’utilizzo di pompe o il ricorso a manipolazioni dell’asta del pene al fine di migliorare la circolazione sanguigna nei suoi vasi (è l’afflusso del sangue a portare all’erezione, facendo irrigidire le parti molli in seguito all’aumento della pressione).

Pompe per ingrandimento del pene
Gli strumenti di questo tipo sono di solito costituiti da un cilindro all’interno del quale deve essere inserito il pene. Una pompa, manuale o elettrica, crea poi una parziale condizione di vuoto all’interno del cilindro, favorendo quindi l’espansione del pene: il vuoto parziale fa sì che la pressione nei vasi sanguigni aumenti.

pompa-pene

Se si soffre d’impotenza, le pompe di questo tipo possono essere usate per facilitare l’erezione, anche se l’effetto è temporaneo e richiede l’utilizzo di un anello elastico (una sorta di laccio emostatico) da applicare alla base del pene per trattenere il sangue affluito nei vasi. Non ci sono prove scientifiche convincenti sul fatto che queste pompe aiutino invece a ottenere un allungamento permanente.

Trazione
trazione-peneMolte cose corte possono essere allungate tirandole, molte altre no. I tessuti del pene sono molli e flessibili, soprattutto in assenza di erezione, e ci sono strumenti che possono essere applicati per fare aumentare la distanza dalla base del pene al glande, facendo allungare l’asta. Alcuni di questi strumenti sono cilindrici e da inserire intorno al pene, per poi essere allungati nel corso del tempo. Altri prevedono l’utilizzo di veri e propri pesi, per sfruttare la gravità e ottenere un allungamento. Non sembra però che queste soluzioni portino a risultati apprezzabili, e possono anche essere pericolose: i tessuti del pene sono sottoposti a un forte stress e c’è il rischio di stirarli, o di danneggiarli al punto da non essere poi più in grado di mantenere una completa erezione.

Mungitura del pene
La “mungitura del pene” o “jelqing” è una pratica che dovrebbe servire a ottenere un allungamento naturale del pene, favorendo una migliore circolazione nei vasi sanguigni. La manipolazione consiste nello spremere il pene dalla base dell’asta fino all’inizio del glande, con un movimento che ricorda quello della mungitura delle vacche. Chi sostiene questo tipo di pratica dice di avere ottenuto risultati riscontrabili, che però non sono mai stati confermati in modo scientifico e dagli specialisti. La pratica non è comunque nociva ed evidentemente può essere piacevole.

Chirurgia
Le soluzioni chirurgiche per l’allungamento del pene sono discusse da tempo, ma gli urologi concordano sul fatto che i rischi cui portano sono molto più alti dei benefici. Una tecnica consiste nel tagliare il legamento che collega il pene al bacino, rendendo in questo modo visibile una parte aggiuntiva dell’asta. Si guadagnano circa 2 centimetri, ma in realtà non viene eseguito un allungamento vero e proprio; sono inoltre necessari circa 6 mesi di particolari esercizi per evitare che il legamento si rinsaldi. Un’altra pratica chirurgica consiste nell’iniettare grasso asportato da altre parti del corpo del paziente o del silicone nell’asta del pene, per aumentarne il diametro.

Una pratica più recente e meno invasiva prevede invece di recidere l’attacco dello scroto all’asta, in modo da liberare una parte del pene e dare l’idea che sia più lungo. Questo intervento richiede una ventina di minuti per essere praticato e ha meno effetti collaterali.

I chirurghi esperti a sufficienza per eseguire operazioni di allungamento del pene sono comunque pochi e c’è il rischio di finire in mani poco esperte. Urologi e chirurghi hanno il dovere di spiegare ai pazienti gli effetti collaterali e i rischi connessi a operazioni di questo tipo, e sono molti: infezioni, danni ai nervi, ridotta sensibilità e disfunzioni erettili. Considerati i rischi, molti decidono di non procedere con la chirurgia.

Micropenia
I casi in cui una persona abbia davvero bisogno di allungare il proprio pene sono pochi. Succede per esempio a chi soffre di estrema micropenia, una condizione anatomica che porta ad avere a un pene fino a 2,5 volte più piccolo rispetto alla media. È di solito dovuta a un mancato sviluppo completo durante la pubertà, ma anche in questo caso solo raramente sono necessari interventi, per esempio se chi ne è affetto fatica a urinare e soffre di infezioni ricorrenti.

La giusta lunghezza
La maggior parte delle persone che pensa di ricorrere a tecniche di allungamento del pene in realtà non ne ha alcun bisogno, ed è spesso influenzata da modelli culturali sbagliati e stereotipi. Anatomicamente, ognuno è una storia a sé, e così lo è anche il pene che si ritrova. Non ci sono misure standard, né misure ideali per avere una vita sessuale migliore di altre. In media il pene umano in erezione ha una lunghezza di 13,12 centimetri, con un margine di errore di più o meno 1,66 centimetri. La lunghezza del pene da flaccido non dà particolari indizi sulle dimensioni che si raggiungono durante l’erezione. La lunghezza delle mani o dei piedi o del naso o di altre parti del corpo non sono indicatori delle dimensioni del pene.