L’anello mancato

Fu William Hopkins nel 1860 a introdurre la definizione di "ultimo anello della catena" riferita all'uomo

Lo scheletro preistorico di un bambino scoperto in Sudafrica ha fatto impennare di nuovo l’uso dell’espressione “anello mancante” da parte dei media di tutto il mondo. Anche in questo caso si è indicata nei titoli la possibilità che questa scoperta mostri il passaggio evolutivo tra scimmie e uomini. Ma l’uso dell’espressione “anello mancante” è oggi contestato simultaneamente da un editoriale del Foglio e da Giovanni Caprara sul Corriere della Sera. Nel suo commento, Caprara racconta la genesi dell’espressione: fu il geologo e matematico William Hopkins a definire nel 1860 l’uomo “l’ultimo anello della catena”, in una sua critica alle tesi darwiniste: da allora si sarebbe scatenata la ricerca dell’anello mancante. Ma, spiega Caprara, le ricerche sull’evoluzione hanno poi dimostrato assai più complessa e ramificata la relazione tra le specie, e la ricerca dell’anello mancante – sacro Graal dell’antopologia – ha perso completamente di senso.

La storia evolutiva non procede semplicisticamente in una linea retta come la possiamo immaginare, con dei vuoti da colmare tra inferiori e superiori perché non si è trovato il fossile adeguato (…) Darwin, per primo, non parlava mai di anelli mancanti. Gli antropologi preferiscono «forme di transizione», cioè un’espressione che racconta più modestamente di un tassello della variegata espressione biologica della terra

Il Foglio titola invece “L’anello manchevole” il suo editoriale che attacca l’abuso giornalistico dell’idea dell’anello mancante.

Puntuale come le passeggiate di Kant a Königsberg, riecco la notizia della scoperta dell’anello mancante “tra la scimmia e l’uomo” (Repubblica). L’ultima volta era stato nel maggio dello scorso anno, quando il fossile sudafricano di “pre-lemuride” battezzato “Ida”, presentato come anello mancante pre-scimmiesco, si rivelò al mondo con un libro, un film per History Channel, un’esclusiva con Abc news e un sito web. Ora, non meno mediaticamente strombazzato, ecco il nuovo “anello mancante” di stagione.

“Non sarà che quella dell’anello mancante è un’idea di per sé manchevole di fondamento?”, conclude il Foglio. Secondo voi che titoli avranno gli articoli sulla scoperta del prossimo scheletro preistorico?