La scomparsa del PD

Nichi Vendola e Giuliano Pisapia sono due persone moooolto diverse, con diverse storie, diverse opinioni, e diversissime sono le ragioni che portano ai loro rispettivi successi. La sbrigativa associazione tra i due compiuta oggi da qualche giornale è frutto di pigrizia e tendenza alla semplificazione per slogan: Pisapia come Vendola, e oplà.

C’è invece un vero dato comune, nella vittoria di Pisapia e nella potenziale vittoria di Vendola: che se il PD non c’è – voi avete visto Bersani a Milano? – e non è convincente come aggregatore della sinistra (ieri non ha perso Boeri, che anzi si è preso un sacco di voti a cui era sconosciuto fino a due mesi fa: ha perso la capacità mobilitatrice e comunicativa del PD), i suoi elettori vanno altrove. Vanno da Pisapia, vanno da Vendola, vanno da Di Pietro, vanno persino da Fini. Stavolta c’era Pisapia, per fortuna.


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Luca Sofri

Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).