Gli scontri a Roma secondo il sito del Tg1

La notizia è che i terremotati vogliono far sloggiare i disabili e non pagare le tasse.

Un centinaio di manifestanti tentano di forzare il blocco per raggiungere Montecitorio, già occupata da un corteo di disabili. Gli aquilani chiedono l’esenzione dal pagamento delle tasse.

Aggiornamento: non so se sia peggio la prosa serva o la prosa somara.

ROMA – Sono entrati in piazza Venezia e si sono diretti verso la Camera dei deputati attraverso via del Corso. Ma hanno trovato un blocco della Polizia e così sono scoppiati i primi tafferugli.
Quello che stamattina doveva essere un pacifico corteo indetto dal comitato “Sos L’Aquila” per protestare contro l’azione del governo nella ricostruzione del dopo-terremoto, si è subito trasformato in una rissa. Mentre il grosso dei manifestanti, qualche migliaio, occupava la piazza, un centinaio di persone hanno cercato di superare lo sbarramento ed è entrato in contatto con le forze di polizia. Tafferugli e spintoni ma nessuno è riuscito a superare la barriera delle forze dell’ordine schierate in assetto antisommossa. Una ragazza ha lamentato di essere stata colpita accidentalmente al volto. A riportare la calma ha pensato il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, che è riuscito a convincere i più agitati a fare qualche passo indietro e a tornare a piazza Venezia. Le grida però di “L’Aquila, L’Aquila” sono continuate minacciose.

I manifestanti hanno iniziato a correre disordinatamente obbligando poliziotti, carabinieri e guardia di finanza a tentare di arginarli. Via del Corso era stata chiusa perché in piazza Montecitorio era già occupata da una manifestazione di disabili.

Ulteriore aggiornamento:

“Le grida di ‘L’Aquila, L’Aquila’ sono continuate minacciose”


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Luca Sofri

Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).