Durante un incontro in diretta TV nello Studio Ovale l'ha attaccato con false accuse di genocidio dei sudafricani bianchi

Questa pagina di aggiornamenti e notizie, avviata all’inizio della campagna presidenziale statunitense del 2024 e proseguita per i primi mesi dell’amministrazione Trump, sospende le sue pubblicazioni. Da Costa a Costa prosegue senza variazioni con la newsletter, che esce ogni sabato e si può ricevere gratuitamente, e con i video, che escono ogni due settimane sul canale YouTube.
Nel nuovo video sul canale YouTube di Da Costa a Costa raccontiamo la nascita e la storia di Nike, oggi l’azienda di abbigliamento sportivo più conosciuta e influente al mondo. La storia di questa azienda va oltre la produzione di scarpe e materiale per l’allenamento sportivo e si intreccia con la cultura americana e il linguaggio con cui parliamo dello sport. Lo potete vedere gratuitamente qui:
Durante una visita del presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa, Trump lo ha falsamente accusato di genocidio dei sudafricani bianchi, gli afrikaner, davanti alle telecamere. Da un po’ di tempo Trump sta portando avanti una campagna contro il governo del Sudafrica con teorie false sul genocidio dei bianchi. Per questo motivo il governo statunitense ha recentemente concesso lo status di rifugiati politici agli afrikaner e sospeso gli aiuti umanitari verso il Sudafrica. Qui abbiamo scritto dell’incontro tra i due presidenti: è andato così male che ha ricordato quello disastroso con Zelensky di fine febbraio.
Nella notte tra mercoledì e giovedì due membri dell’ambasciata israeliana a Washington sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco dopo un evento nel museo ebraico della capitale. Ne abbiamo scritto qui:
Lo staff di Joe Biden ha annunciato che l’ex presidente, 82 anni, ha una forma aggressiva di cancro alla prostata, con metastasi alle ossa. Già nei mesi della campagna elettorale, l’anno scorso, si era molto parlato dei problemi di salute legati alla sua età. Lui, la sua famiglia e i suoi medici stanno valutando le opzioni per la cura della malattia.
È successo a Palm Springs, a sud est di Los Angeles: una persona è stata uccisa e almeno quattro sono state ferite. La bomba si trovava nelle vicinanze di una clinica per la fertilità e la fecondazione assistita. Qui abbiamo raccontato cosa ha scoperto l’FBI sull’accaduto:
È stata scarcerata la studente turca di un’università del Massachusetts arrestata a marzo per le sue posizioni pro-Palestina. L’aeroporto di Newark, uno dei più trafficati del paese, sta avendo dei problemi: per la seconda volta in poche settimane i controllori di volo hanno perso tutti i segnali radar per circa un minuto e mezzo. Il governo statunitense ha confermato l’annuncio di Hamas sulla liberazione a sorpresa dell’ultimo ostaggio statunitense ancora in vita, liberazione che è stata ottenuta con una trattativa che non ha coinvolto il governo israeliano.
Ah, cos’è questa storia di Trump e un lussuoso Boeing 747-8 in regalo dalla famiglia reale del Qatar? Ne abbiamo scritto qui:
Ieri è stato eletto il primo papa statunitense della storia, Robert Francis Prevost, e da allora i media stanno esaminando ogni aspetto della sua biografia, compresa la sua eventuale affiliazione politica. Non si sa per chi abbia votato Prevost alle ultime elezioni presidenziali statunitensi, quelle in cui Donald Trump è stato eletto per un secondo mandato, ma sappiamo che ha votato: lo ha confermato un’inchiesta di CBS News, che ha consultato i registri elettorali dell’Illinois, lo stato in cui si trova Chicago e vota Prevost. CBS News dice inoltre che Prevost, in passato, ha votato sia a primarie del Partito Democratico che a quelle del Partito Repubblicano. In anni recenti però, nel 2012 e nel 2016, ha votato per le primarie Repubblicane; le seconde sono quelle che portarono poi al primo mandato di Trump. Ovviamente nessuno sa per chi abbia votato.
Stanno circolando online diversi post in cui si indica che Prevost sarebbe registrato come elettore Repubblicano, ma non è così: nello stato dell’Illinois non è previsto che gli elettori, al momento dell’elezione, possano decidere se iscriversi come “elettori Democratici”, “elettori Repubblicani” o “indipendenti”.
Ieri Stati Uniti e Regno Unito hanno annunciato un accordo commerciale che prevede una riduzione o un azzeramento di alcuni dazi statunitensi sull’acciaio e sull’alluminio e sulle auto importate negli Stati Uniti dal Regno Unito. Tuttavia le informazioni sul contenuto dell’accordo sono state diffuse in modo parziale e molti dettagli devono ancora essere discussi. Ne abbiamo scritto qui:
La cifra che il cofondatore di Microsoft ha deciso di donare è pari al 99 per cento del suo patrimonio: i soldi andranno alla sua fondazione, la Gates Foundation, che è una delle più grandi e importanti fondazioni benefiche al mondo. Gates ha spiegato che «ci sono troppi problemi urgenti da risolvere perché io trattenga risorse che potrebbero essere usate per aiutare le persone»; tra questi la mortalità infantile, le malattie infettive, principalmente poliomielite, morbillo e malaria, e iniziative legate all’istruzione, per i quali Gates crede che si possano raggiungere risultati in tempi più brevi rispetto al passato.
La decisione arriva dopo che il governo degli Stati Uniti, e in particolare il dipartimento guidato da Elon Musk, ha tagliato i fondi e ha detto di voler chiudere l’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale degli Stati Uniti (USAID), che si occupava di alleviare proprio alcuni dei problemi citati da Gates. Per il 2025 la fondazione ha stanziato il suo budget annuale più alto di sempre, 9 miliardi di dollari di investimenti.
Nel nuovo video sul canale YouTube di Da Costa a Costa Francesco Costa racconta del rapporto degli americani con il caffè: come lo consumano, le differenze con l’Italia e le innovazioni che hanno apportato nel tempo alle modalità e ai gusti per bere una tazza di caffè. Lo potete vedere gratuitamente qui, nella nuova serie YouTube chiamata “American Taste” di Da Costa a Costa.
La banca centrale degli Stati Uniti (chiamata comunemente Fed), ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse di riferimento. Si tratta della prima decisione sui tassi di interesse dall’annuncio degli enormi dazi di Trump, e la motivazione di mantenerli invariati è proprio legata al rischio di aumento dei prezzi a causa dei dazi.
È accaduto ieri sera, durante una grossa manifestazione nel campus dell’università in sostegno della Palestina: più di 70 manifestanti sono stati arrestati dalla polizia di New York perché avevano occupato una parte della principale biblioteca della Columbia University.
Negli Stati Uniti non esiste un vero documento d’identità federale, cioè che valga in tutti gli stati. Fino a oggi ognuno dei 50 stati procedeva in autonomia: il documento d’identità più diffuso è la patente di guida, anche questa diversa da stato a stato. Da oggi i cittadini che vogliono prendere un volo interno dovranno presentare una cosiddetta Real ID, un documento d’identità valido in tutto il territorio nazionale.
Il presidente Trump ha annunciato di aver sospeso tutte le sovvenzioni federali all’università di Harvard. Lo scontro fra Trump e una delle più prestigiose università del paese era iniziato quando, ad aprile, Harvard si era opposta alle richieste del governo su criteri e programmi didattici da modificare. Al contrario di altre università più piccole che hanno acconsentito alle richieste, Harvard ha deciso di opporsi: può permettersi di controbattere con azioni legali e rinunciare eventualmente ai fondi anche perché ha un enorme patrimonio che la sostiene, oltre 50 miliardi di dollari.
Il Wall Street Journal ha scritto che il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Pete Hegseth ha utilizzato ampiamente l’app di messaggistica Signal per le attività ufficiali del Pentagono, anche per discutere delle operazioni militari, molto più di quanto già noto. Signal, come altre app di messaggistica di uso quotidiano, non può essere utilizzata per comunicazioni di questo genere: il governo ha sistemi protetti e strutture specifiche per discutere col massimo livello di segretezza.
Il governo statunitense prevede di offrire un incentivo di mille dollari (circa 900 euro) e la copertura delle spese di viaggio a tutti gli immigrati irregolari che sceglieranno di lasciare volontariamente gli Stati Uniti. Ci sono dubbi sulla legittimità di queste misure, che il governo definisce «autoespulsioni».
Sono stati assegnati i premi Pulitzer del 2025, i più importanti premi per il giornalismo. Per il secondo anno di fila il premio più ambito – quello per il Public service, ossia il giornalismo per il bene pubblico – è andato all’organizzazione senza scopo di lucro per il giornalismo investigativo ProPublica. Il Washington Post ha vinto il premio per la sezione Breaking News, per la copertura dell’attentato dello scorso 13 luglio contro Donald Trump. Reuters ha ottenuto il premio per il Giornalismo investigativo per le sue inchieste sulla diffusione del fentanyl negli Stati Uniti. Il New York Times ha vinto quattro premi, fra cui uno per la foto che mostrava il proiettile che aveva ferito Trump durante l’attentato.
C’è stato un grave incidente stradale vicino al parco nazionale di Yellowstone, in Idaho: sono morte sette persone, una era italiana. In Illinois è stato condannato a 53 anni di carcere un uomo che aveva ucciso un bambino di origine palestinese pochi giorni dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023. Warren Buffett ha annunciato che intende andare in pensione entro la fine dell’anno. È stata ANCORA posticipata l’uscita del videogioco GTA VI. Sono entrati in vigore i dazi del 25 per cento imposti dagli Stati Uniti sull’importazione di componenti per l’assemblaggio delle auto. Trump ha detto che vuole riaprire la prigione di Alcatraz (cosa che pare piuttosto complessa da realizzare). Intanto il PIL degli Stati Uniti è calato per la prima volta dall’inizio del 2022.
Domenica a Louisville si è tenuta la tradizionale corsa di cavalli chiamata Kentucky Derby: è stata una gara particolarmente fangosa, l’ha vinta un cavallo chiamato “Sovranismo” battendo il favorito “Giornalismo”. Sono tempi così.
(AP/Brynn Anderson)
Si tratta della prima rimozione nella nuova amministrazione. Trump non ha spiegato perché, ma la motivazione informale è legata allo scandalo del giornalista aggiunto per errore da Waltz a una chat ristretta in cui venivano discussi piani militari. Fino alla nuova nomina, Waltz verrà sostituito dal segretario di Stato Marco Rubio.Trump ha annunciato che Waltz sarà l’ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni Unite. Tuttavia questa andrà confermata con un voto al Senato.