Recensioni brevissime di libri difficili (27)
Post Mortem, di Albert Caraco.
La madre di Caraco gli ha insegnato a odiare le donne e lui ha imparato così bene da odiare anche tutto il resto. “Il mio odio per questo mondo è ciò che trovo in me più degno di stima”, dice infatti.
Trama: La mamma di Caraco muore.
Voto: 82 su 100
Austerlitz, di W. G. Sebald
Un libro elegante e profondo, che riprendo ogni mese e che smetto di leggere dopo trenta pagine. Per l’ennesima volta mi domando: è possibile giudicare bello un libro noioso?
Trama: Austerlitz parla tantissimo.
Voto: 75 su 100
Sylvie, di Gérard de Nerval
Chi vive in un altro mondo ci vuole tornare: il protagonista si innamora di un sogno, è amato da un’idea e verrà abbandonato da entrambe. La migliore non-lettera di suicidio mai scritta.
Trama: Lui ama Adrienne, Sylvie ama lui, ma presto non lo amerà nessuno.
Voto: 85 su 100