Trafficanti internazionali di bufale

Le grosse inchieste sulla FIFA che hanno portato fin qui all’arresto di un mucchio di dirigenti sportivi e alle dimissioni di Sepp Blatter fino a questo momento riguarda sponsor, attività di marketing e l’organizzazione di grandi eventi sportivi come i Mondiali di calcio. Fino a questo momento nessuno – né l’FBI, né la magistratura svizzera, né i maggiori giornali internazionali – hanno suggerito che ci siano in mezzo arbitri venduti e partite truccate. Non è detto che queste cose non possano venir fuori anche domani, naturalmente: ma per il momento, che si sappia, non ci sono. Nonostante questo, il Corriere dello Sport il 29 maggio è uscito con questa prima pagina.

CGJ4BSrXEAAQtA6

Un titolone, con tanto di punto esclamativo, dice che i dirigenti della FIFA “pilotavano i Mondiali”. La foto è quella di una partita di calcio entrata nella storia come La Clamorosa Ingiustizia, l’ottavo di finale tra Italia e Corea del Sud dei Mondiali del 2002. A rendere il tutto ancora più esplicito c’è un sommario: “Ricordate l’arbitro Moreno? Confermati i sospetti sui favori alla Corea nel 2002”. Messa così, è uno scoop mondiale. Molto più scoop degli articoli del New York Times, che fin qui sulla faccenda FIFA ha dato una pista a tutti gli altri giornali del mondo. Se non fosse che non si capisce da dove venga questa informazione, di cui peraltro non parla nessuno. Il Corriere dello Sport ha visto carte che altri non hanno visto? Ha parlato con persone e testimoni che gli altri non hanno trovato? Dentro il giornale, però, si fa riferimento ai Mondiali del 2002 solo in queste poche righe, nascoste in un piccolo articolo pubblicato a metà di pagina 3.

Per ora l’Fbi dice che il Sudafrica ha avuto il Mondiale 2010 versando una tangente di 10 milioni di dollari a Warner. Un giorno, magari, scopriremo anche qualche tangente per la Coppa del Mondo 2002. E il pensiero corre a Byron Moreno, l’arbitro ecuadoregno – poi finito in carcere per droga – che fermò la nostra corsa, guarda un po’, proprio contro la Corea del Sud, con un mix di cartellini rossi, falli non visti e gol annullati agli azzurri.

A queste righe si sommano alcune dichiarazioni di Raffaele Ranucci, senatore del PD che nel 2002 era il capo delegazione della Nazionale ai Mondiali.

«L’inchiesta dimostra che i nostri sospetti erano veri. Qui c’è una commistione tra economia, calcio e politica. Noi fummo mandati a casa, la Corea aveva il presidente federale candidato anche alla guida del Paese. Spesso la Fifa ha influenzato anche la politica. E di sicuro, se porta un mondiale in certi paesi, ha interesse che la squadra locale abbia un buon successo e che vada avanti il più possibile, per le tv, per gli sponsor… E ricordiamoci anche di Blatter che non ci venne a premiare a Berlino nel 2006»

Non è certo implausibile che alcune partite dei Mondiali del 2002 siano state truccate, anche se nessuna prova del genere mai emersa; e né il Corriere dello Sport né Ranucci forniscono nuovi elementi al di là dei loro sospetti. Allo stato attuale le inchieste sulla FIFA non dimostrano che «i nostri sospetti erano veri», semmai il contrario, a meno che la presenza di corruzione nella FIFA di per sé non renda automaticamente truccate tutte le partite che qualcuno sospetta siano truccate. Insomma, quel titolone dietro la frase: «Un giorno, magari, scopriremo anche qualche tangente per la Coppa del Mondo 2002. E il pensiero corre a Byron Moreno». Non moltissimo, diciamo.

Vista da qui, la scelta del Corriere dello Sport non è particolarmente eclatante. Chi legge e chi fa i giornali in Italia è abituato a vedere con frequenza quotidiana titoloni inconsistenti, notizie false date per vere, formulazioni enfatiche senza sostanza; all’estero però non hanno la nostra stessa dimestichezza con la disinvoltura della stampa italiana, quindi ci prendono sul serio. Come l’ultima volta che è morto Fidel Castro: la notizia la diede il Corriere della Sera e gli andò dietro la stampa di mezzo mondo, sbagliando. Insomma, avete capito dove stiamo arrivando: un po’ per un eccesso di fiducia e un po’ per lo stesso meccanismo spregiudicato che ha probabilmente ispirato in prima istanza il Corriere dello Sport, la notizia “i Mondiali del 2002 sono stati pilotati” è arrivata sui media di mezzo mondo: ne hanno scritto Eurosport, Deadspin, Daily Mail, Sky News, AS, persino l’edizione giapponese di Yahoo. Nessuno di questi ha aggiunto qualcosa al nulla pubblicato dal Corriere, limitandosi a dar conto dei «sospetti» senza spiegare il loro legame con l’inchiesta, proteggendosi con formulazioni come “alleges”, “according to”, “claims”, eccetera. Soltanto il Daily Mail – IL DAILY MAIL! – ha pensato che fosse il caso di suggerire qualcosa ai loro pur credulonissimi lettori.

These latest Corriere reports, however, don’t feature any new information and merely serve to remind their readers of the injustice suffered by Italy 13 years ago.

Questi articoli del Corriere, comunque, non contengono nessuna nuova informazione. Servono solo come promemoria ai lettori dell’ingiustizia subita dall’Italia 13 anni fa.

dailymail

Francesco Costa

Vicedirettore del Post, conduttore del podcast "Morning". Autore dal 2015 del progetto "Da Costa a Costa", una newsletter e un podcast sulla politica americana, ha pubblicato con Mondadori i libri "Questa è l’America" (2020), "Una storia americana" (2021) e "California" (2022).