E quindi sarà Clinton contro Bush? Not so fast

Mancano venti mesi alle prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti: elezioni senza presidenti né – salvo sorprese clamorose – vicepresidenti uscenti tra i candidati, quindi tra le più incerte. L’ultima elezione così si è tenuta nel 2008. Venti mesi prima di quelle elezioni, i sondaggi dicevano che c’erano due grandissimi favoriti, proprio largamente: Hillary Clinton per i Democratici e Rudolph Giuliani per i Repubblicani. Ve lo ricordate come andò a finire, no? Questo non vuol dire che Jeb Bush e Hillary Clinton, considerati al momento i grandi favoriti dei due partiti, sono spacciati, ma che la loro vittoria alle primarie è tutto meno che inesorabile: e ci sono cose che da entrambe le parti segnalano una certa fragilità e debolezza.

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Francesco Costa

Vicedirettore del Post, conduttore del podcast "Morning". Autore dal 2015 del progetto "Da Costa a Costa", una newsletter e un podcast sulla politica americana, ha pubblicato con Mondadori i libri "Questa è l’America" (2020), "Una storia americana" (2021) e "California" (2022).