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  • Mercoledì 9 febbraio 2022

C’è un software di intelligenza artificiale che inventa storie piuttosto pazzesche

(Cliff Hawkins/Getty Images)
(Cliff Hawkins/Getty Images)

All’inizio di febbraio un dottorando della University of New South Wales di Sidney, Rodolfo Ocampo, ha creato e reso pubblico un software di intelligenza artificiale in grado di generare storie piuttosto ben scritte sulla base di due input, cioè due parole in inglese, fornite dagli utenti. Il software usa la tecnologia GPT3 di “apprendimento profondo”, un sistema di tecniche di apprendimento automatico basato sulle reti neurali artificiali, cioè un modello computazionale che si ispira al funzionamento dei neuroni del cervello umano. I suoi risultati stanno circolando molto sui social network. Qui sotto trovate due esempi di storie create dal software.

Bill Murray era noto soprattutto per il suo talento comico, ma era anche bravissimo nel curling: nella disciplina era uno dei migliori al mondo. Era così bravo che una volta fu invitato a partecipare alle Olimpiadi. La prospettiva lo rendeva un po’ nervoso, ma Bill sapeva di potercela fare.

Gordon, l’idraulico, era sempre stato una persona un po’ strana. Era sempre indaffarato nel costruire cose e aveva una bizzarra passione per la biologia. Ma le sue doti da idraulico erano superbe, e la gente era disposta a passarci sopra. Finché non iniziò a lavorare a un nuovo progetto: un sistema di filtri per l’acqua che sfruttava le biotecnologie.

Liz ha sempre avuto paura delle tigri. Era una paura irrazionale che aveva fin da bambina, senza sapere il perché. Nonostante non avesse mai visto una tigre che non fosse in gabbia, aveva comunque paura di loro. Finché non comprò un iPad: Liz era sempre stata una fanatica di tecnologia, e procurarsi un iPad fu logico. Scaricò tutte le app sulle tigri che erano disponibili e passò ore a esplorare la giungla, osservare le tigri mentre cacciavano, a giocare ad altri giochi sul suo iPad. Fu così che le passò la paura per le tigri: cominciò persino a frequentare di più lo zoo per osservarle. E quando si sposò ed ebbe una bambina, si assicurò che sua figlia conoscesse l’importanza di proteggere l’ambiente e le tigri.

I vichinghi erano un popolo fiero e coraggioso, noti per le loro scorribande e conquiste sulla terraferma. Ma anche i vichinghi più fieri durante i mesi invernali dovevano affrontare le rigide temperature. Per tenersi al caldo i vichinghi indossavano vestiti dai colori sgargianti. Il rosa era specialmente popolare perché era considerato il colore dell’alba.