Waze

Avrei voluto fare una foto al suo cruscotto, ma sono timido e non gli ho chiesto il permesso, però il tassista che mi ha portato da un cliente, ieri pomeriggio, aveva una specie di plancia di comando da astronave, con un navigatore, uno smartphone, un tablet e il sistema touch della sua compagnia dei taxi, il tutto molto ordinato, senza, quasi, cavi in vista; lui guidava con un auricolare bluetooth che lampeggiava a intermittenza.

La macchina non era una di quelle moderne e ibride che hanno molti tassisti, ma una vecchia Citroen, che rendeva il tutto uno scenario da film degli anni ottanta, di quelli che provavano a rappresentare il futuro con delle lucine intermittenti incastonate in improbabili scatole squadrate.

“Eh, ci passo molto tempo in macchina” mi ha detto quando ho fatto un apprezzamento per tutta quella tecnologia. Io mi sono buttato indietro sul sedile e ho aperto Waze, trovando conforto nel minimalismo elegante dell’interfaccia, che, questa sì, nella sua semplicità, rappresenta la mia aspettativa di futuro.

Gli ho detto di girare in via Lomazzo, perché era tutto bloccato poco più avanti e l’ho incuriosito, tanto che, alla fine della corsa, dopo che gli ho spiegato cosa significasse avere un “navigatore sociale”, ha voluto prendere nota del nome dell’app e verificare ci fosse anche per il suo tablet.

Waze è disponibile per iOs e per Android, è gratuito ed è il miglior navigatore che io abbia mai avuto. L’ho detto.

Intanto è aggiornato in tempo reale sulle variazioni delle strade e della viabilità, ma è anche aggiornato su quello che succede in strada, dal traffico agli incidenti, agli sconti sui carburanti, su tutto quello che l’attivissima community vuole condividere .

E’ un vero e proprio social network attivo e in movimento sulle strade di tutto il mondo, che attraverso questa app rende più semplice, e anche più divertente, guidare.

Si può essere anonimi e invisibili, se si vuole, oppure usare la possibilità di farsi vedere e trovare dai propri amici; si possono condividere informazioni sulla strada, oppure usarlo solo per farsi aiutare a trovarla. In ogni caso rende vecchio il concetto di navigatore e dà un aiuto molto concreto, permettendoci di sfruttare la condivisione delle informazioni che, se ben usata e filtrata, è una delle vere ricchezze di questi anni digitali.

 

it.waze.com 

Fabrizio Re Garbagnati

Fabrizio, in un’altra vita, vendeva computer con la mela morsicata, aveva la barba bionda e una faccia molto seria. Adesso la barba è un po’ più bianca ma sorride molto di più, ascolta e racconta storie, qualche volta lo fa con le parole, altre volte con le sue fotografie.