Untrusted sources

È nato un casino internazionale su una delle mille “trascuratezze” quotidiane dei media italiani, quelle che di solito al massimo arrivano qui nelle “Notizie che non lo erano“, tanto sono trattate come normali o irrilevanti da noi. Invece stavolta ad essere travisata è stata un’intervista su Time, un’intervista con Beppe Grillo, ripresa da tutti i siti di news italiani (e domani dai giornali di carta). Grillo dice molte cose forti e molte cose sbilenche, come al solito e come al solito, e in cui si distinguono a fatica affermazioni serie ed esagerazioni volute. E tra le altre, diversi siti hanno privilegiato quella in cui Grillo minaccerebbe “violenza per le strade” se il M5S dovesse fallire. Solo che l’autore dell’intervista, il giornalista Stephan Faris, si è molto arrabbiato per come la frase è stata estratta dal contesto (in particolare da Corriere.it): e in effetti Grillo sembra dire che se non ci fosse il M5S la protesta sociale in Italia rischierebbe di sfogarsi in modi più violenti, e non – come può sembrare se la frase è presentata sommariamente o strumentalmente – col senso di minaccia e ricatto delle simili sparate a cui ci ha abituato il Bossi vintage.

Fatto sta che Faris ha scritto una serie di tweet molto seccati, e ok: benvenuto, direi. Ma la cosa interessante è che Faris ha linkato un pezzo di Time sull’inaffidabilità dei media italiani che è addirittura del 2009, a dimostrazione del fatto che il problema e la pessima fama non sono cose nuove e non sono cose da grillini o capricciosi.

Any discussion of what’s wrong with Italian politics eventually leads to the question of what’s wrong with the country’s media

Incipit che, permettetemi, mi ricorda qualcosa.

Io sono davvero convinto di una grossissima responsabilità dei media più seguiti nelle condizioni disastrose dell’Italia e della sua politica

Aggiornamento: lo stesso giorno, parlando di tutt’altro – le cose vaticane – il Washington Post scrive:

they are emblematic of conspiracy-obsessed Italian journalism, using thin and sometimes imagined sourcing as a means to agenda-boosting ends

sourcing in Italian Vatican reports was thin to nonexistent to fantastical


Altre cose:

Luca Sofri

Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).