Silvio Berlusconi, a cui non dà retta nessuno

Mi sono incuriosito in ritardo alla storia di Manuela Arcuri esplosa giovedì sera sui media maggiori (e già spodestata da altro, pare). Riassumo quel che direbbero i magistrati nella loro documentazione di fine indagini: che Tarantini avrebbe tentato di convincere Arcuri ad andare a letto col PresdelCons per ottenerne in cambio una raccomandazione per la conduzione del festival di Sanremo.

secondo gli investigatori, (Tarantini) avrebbe cercato di indurre l’attrice «a prostituirsi in favore di Silvio Berlusconi, promettendole che egli l’avrebbe favorita per la conduzione del festival di Sanremo, non riuscendo a portare a termine il suo proposito a causa del rifiuto opposto della stessa».

Quello che par di capire, a chi si ricorda che Arcuri poi non condusse il festival di Sanremo, è che quel rifiuto costò ad Arcuri la suddetta raccomandazione e la chance di conduzione del festival. Ma evidentemente non andò così, almeno a leggere vecchie cose online che raccontano dello scontro di due partiti in Rai su quel festival. Da una parte l’agente Lucio Presta e dall’altra il direttore generale Masi e lo stesso Berlusconi.

Lorenza (Lei) ama il low profile, le buone maniere, e detesta i tipi come Presta, che tendono a essere per lei tipi troppo sicuri di se stessi. Ricorda molto bene, Lorenza, anche l’arrabbiatura di Silvio Berlusconi di fronte al rifiuto del manager, in tempi sanremesi, di far salire sul palco dell’Ariston una fanciulla molto cara al presidente. Presta preferì Belén, si rivelò un successo ma questo non bastò per spegnere il dissapore. Non è solo vulgata infatti che il premier avesse perso le staffe confidando ai suoi fedeli collaboratori «che non l’avrebbe dimenticato» e che sapeva bene che «l’anello debole per Presta si chiama Perego».

Quindi a fidarsi di queste ricostruzioni, ma anche di ciò che dicono i magistrati di Bari, dovrebbe essere andata così. Berlusconi vuole andare con Arcuri; Tarantini prova a convincerla, ma lei si rifiuta; però Berlusconi la raccomanda lo stesso per Sanremo, ma Presta non vuole; Berlusconi coinvolge dalla sua anche il direttore generale Masi, tutti sembrano convinti, ma la vince Presta; Berlusconi finisce per non riuscire a ottenere né Arcuri, né Sanremo per Arcuri, e si arrabbia tantissimo, invano.
Non gliene va bene una, a vederla così. Come ce l’hanno raccontata.

Aggiornamento: a insospettire ulteriormente sulle prime versioni che celebravano l’encomiabile rifiuto di Arcuri, c’è un’intercettazione di Tarantini con Berlusconi pubblicata sabato (qua, peggio ancora, ma sono tutte testimonianze di terza persona):

«lei sostiene “fin quando non ho una certezza che quello che voglio accada non faccio niente per lui”»


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Luca Sofri

Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).