Sabotatori di se stessi

Posto che tutto questo agitarsi intorno ai “sabotatori” del centrodestra alle primarie a me sembra un tantino esagerato e spauracchioso, quello che mi pare ancora più eccessivo è il timore dei sostenitori di Bersani. Mi pare infatti di massima condivisibile – andiamo a spanne, poi le cose sono sempre più varie e complesse – quello che stamattina ha scritto su Twitter Luca Bizzarri. Ovvero che gli elettori tradizionalmente di centrodestra che in buona fede partecipino alle primarie per votare Renzi, perché lo vogliono votare alle elezioni, sono da accogliere senza dubbio e senza capricci regolamentari. Mentre se vogliamo fare ipotesi di questo genere, gli eventuali “disturbatori”, che partecipino alle primarie solo per fare il successivo interesse del centrodestra, avrebbero interesse a che vinca Bersani, candidato indiscutibilmente meno pericoloso per i partiti del centrodestra, a cui sottrae meno voti di Renzi: se Renzi vince le primarie, il PdL perde voti alle elezioni, su questo ci sono pochi dubbi. E quindi, se non ha obiezioni Renzi a consentire maggiori partecipazioni, non si vede che timori debbano avere i bersaniani: e a chi giovi un inutile e farraginoso processo di preregistrazione mai usato finora.
A meno che quelli che non si vogliono far partecipare siano i primi, quelli che sarebbero poi davvero elettori del PD se vincesse Renzi, ma non vanno bene per le primarie.


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Luca Sofri

Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).