Roma, ricotte e superdonne

stasera niente concerto

sveglia a Rimini
in una giornata perfetta
visto tutti a colazione
e uno yogurt di aloe vera

aspettando di partire per Roma
una donna tornava dalla spiaggia
(era una giornata perfetta da spiaggia)
in bicicletta
una simile alla mia
inglese vecchio stile con tre marce
e il cestino

era sui 65 ma molto giovanile
e molto carina
ho pensato ci provasse con parker
appena un po’

ci ha chiesto se avevamo suonato ieri sera
evidentemente i musicisti
stanno tutti un questo albergo
oppure abbiamo la faccia da musicisti
ma il punto
è che ci ha detto cje le dispiaceva
di non esserci stata
e che sperava ricapitasse
così ci avrebbe sentiti

adesso, lasciate che lo dica
questo NON SUCCEDE negli USA
la gente sopra i 50 non va ai concerti
a meno che non suoni paul simon
o al massimo wynton marsalis se sono molto fighi

ha detto che le dispiaceva che
non andassimo in spiaggia e di questo
mi sono dispiaciuta anch’io
magari fossimo andati con lei
ci saremmo divertiti di certo

poi 4 ore e ½ fino a roma
tra montagne stupende
e cittadine tra le colline
case di pietra e file di girasoli
pronti ad aprirsi

devo aggiungere
che il caffè agli autogrill
è buono quanto il miglior caffè
nel bar più gnegne di Brooklyn

mi sono chiesta sempre come mai
è l’acqua?
è il caffè?
la macchina?
il fatto che mentre lo fanno
parlano italiano?
ci rinuncio
sarà qualche
magia locale

arrivare a Roma è sempre una cosa
il modo in cui guidano sempre più
spericolati e i semafori diventano
un pensiero accessorio più che una regola

mi immagino sempre milioni di umani spappolati
aggrovigliati nei loro scooter
come radici intorno a uno steccato
ma poi non li vedo mai
se qualcuno RIESCE a spiegarmelo
è benvenuto

andiamo in un ristorante
dove siamo già stati
e mangiamo come fosse l’ultima cena
il piatto più incredibile
era una ricotta fatta in casa
coperta di miele di acacia e pistacchi
oh man era delizioso
un antipasto che poteva essere un dessert

una delle cose che mi piace di più fare in Italia
è guardare la gente
ho visto degli esemplari incredibili mentre
cenavamo
in una sera perfetta

il primo era una volpetta che passava con una maglietta corta
una maglietta corta e stretta e degli shorts che quasi non coprivano niente
e le zeppe
era come se andasse per strada in costume da bagno
abbronzata e atletica
spettacolare

e poi
c’era questa donna enorme che sembrava venire
dalla Valley of the dolls
(un film che mi fece sentire delicata, quasi un girasole)
aveva un seno finto gigante
e un caschetto nero à la Tura Satana
occhiali incastonati di brillanti
ma MOLTO incastonati
tutta la montatura luccicava sotto i lampioni
truccatissima
tutta in nero camminava eretta come se
le tette potessero deragliare se si fosse sbilanciata

se fossi a New York
l’avrei presa per un uomo
ma non sono a New York
quindi non mi azzardo
immagino fosse una donna
quello che so di certo è che si tratta di una specie di amazzone divina
una superdonna turbo e patinata
che non avrei saputo immaginare
neanche provandoci

le donne sono STUPEFACENTI ovunque
ma in italia in qualche modo sono ANCORA PIÙ stupefacenti

grazie e buonanotte

Joan as Police Woman

Il tour estivo di Joan as Police Woman ha dieci date italiane, a partire dal 3 luglio. Lei le racconta in esclusiva sul Post.