Pìngami Stockhausen

Modello Zune: un’idea  per nulla originale, un’esecuzione così così, un lancio non all’altezza. Il tutto a fronte di una concorrenza che definire agguerrita sarebbe un po’ come affermare che i Mac mini sono economici. ”Non siamo perfetti”, disse Steve Jobs al tempo dell’antennagate, e Ping, il presunto social network musicale di Apple, pare – purtroppo – confermarlo. Un social network privo di persone, con qualche ufficio stampa a spacciarsi per “artista” e millemila modi per finire sull’iTunes Store, dove la parola d’ordine è: acquista! Detto in poche parole: fondamentalmente su/con Ping non potete fare nulla se non trasformarvi immediatamente da utenti in consumatori, e fondamentalmente l’unico fine del sistema pare essere proprio quello di portarvi sull’Apple Store.

Legittimo, per carità, ma almeno lo si poteva fare meglio: l’interfaccia è bruttina, e lo stesso rinchiudere Ping all’interno dell’ormai onnivoro iTunes (a parte l’ovvia utilità di portare in un click allo store) è una bischerata: la sua imprescindibilità per la gestione di app, musica, film e serial (per i più fortunati) era già irritante, ma utilizzarlo per la gestione di un social network è al limite del ridicolo.
Il recente aggiornamento alla versione 10.0.1 ha introdotto alcune migliorie, ben segnalate, sin con troppo entusiasmo, da TechCrunch, ma il difetto di base di Ping rimane, e sta nel trattare la musica come un semplice prodotto e non come un momento importante della vita di tutti e di tutti i giorni. Se voglio sapere che musica stanno ascoltando i miei amici o a che concerto andranno, o conoscere meglio un artista la risposta è su Facebook. O su Twitter. O Last.fm. E proprio la mancanza di collegamenti con altri social network, e nello specifico il mancato accordo con Facebook, penalizzano fortemente il neonato Ping, che con iWeb e iChat pare predestinato a entrare in una piccola ma significativa galleria di fallimenti di Apple, fatta – non a caso – di un mancato dialogo con le nuove modalità di fruizione dei contenuti sulla Rete.

Che si tratti di parole, di blog o di social network, il rapporto di Apple con la faccia abitata della Rete pare difficile. In tutto ciò: il fatto di aver ardito queste quattro critiche e lo scoprire di essere “seguito” (ma perché?) su Ping da tal DJ King Assassin Mixshowblast saranno legati?