Oddìo, troppi candidati!

L’agitazione, l’allarmismo, e le critiche intorno al fatto che ci possano essere “troppi” candidati del PD alle primarie del centrosinistra hanno realisticamente due ragioni:

1. sensazionalismo giornalistico entusiasta di poter usare termini come “caos”, “baraonda” e “ammucchiata”.
2. preoccupazione di alcuni candidati di avere troppe concorrenze.

Fine. Il resto è scrivere o parlare irragionevolmente. Non si capisce perché debba essere un problema che una competizione democratica aperta abbia molti concorrenti. Non si vedono le controindicazioni per gli elettori, né per il partito, né per il mio gatto. Negli Stati Uniti, se si vuole ricorrere ancora una volta a quel paragone, alle primarie si candidano in sei, otto, dieci. Nessuno si agita. Il PD è un partito di molti pensieri e di molte individualità – come ogni grande partito contemporaneo – che deve trovare quella capace di governare le altre. E chiamare tutto questo “baraonda” o “ammucchiata” è un inganno linguistico: allo stesso modo potremmo definire allora “invasione”, “calata”, “bolgia”, una grande partecipazione al voto, andando avanti con gli stessi inganni.
Certo, possiamo fare valutazioni, battute, alzare il sopracciglio sulla presunzione di alcune di queste candidature di rappresentare davvero qualcosa. Possiamo dispiacerci che candidati che vorremmo complici siano invece divisi. Ma sono osservazioni critiche dedicate a ciascuno dei candidati, non al loro essere “tanti”.
Le primarie sono una buona cosa, e questo confonde gli allarmisti a tempo pieno. Abbiamo già parecchi pensieri, e parecchie ragioni per preoccuparci dello stato della politica e pure di quello del PD. Non ci facciamo convincere anche che dobbiamo essere  impensieriti dai troppi candidati.


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Luca Sofri

Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).