Internet e le cozze

Un incidente come quello di Repubblica.it ieri non è grave di per sé: è un sintomo di un sacco di cose, forse, ma lo è come molti altri e non vale stare a riparlarne. Le cose eventualmente da dire, per curiosità e insegnamento, sono tre. Una è che la foto taroccata di Rachida Dati incinta su Harper’s Bazaar a una prima ricerca non era online fino a pochi giorni fa, e sarebbe interessante capire qual è la fonte e quale sua credibilità abbia ingannato Repubblica.it.

La seconda cosa è che l’inganno ha un precedente molto simile: allora si trattava di una copertina di Vogue con una figura femminile falsificata e messa online (quella di Sarah Palin): e allora arrivò persino sulla prima pagina della Stampa. Se i giornali stanno diventando più sgamati sulle false notizie di personaggi famosi morti diffuse online, sulle foto c’è ancora molta trascuratezza.
La terza cosa, è un avvertimento: nessuno sui giornali con la coda di paglia si azzardi a dire di nuovo (di nuovo) che è colpa della rete, dei blog, eccetera. Se sei ispettore alimentare e mangi le cozze in una bettola del porto di Marsiglia, quando poi stai male non puoi dare la colpa al mare.


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Luca Sofri

Giornalista e direttore del Post. Ha scritto per Vanity Fair, Wired, La Gazzetta dello Sport, Internazionale. Ha condotto Otto e mezzo su La7 e Condor su Radio Due. Per Rizzoli ha pubblicato Playlist (2008), Un grande paese (2011) e Notizie che non lo erano (2016).